VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
3,1:Ecco, che io mando il mio Angelo, ec. Viene qui il Profeta a parlare del Cristo, perchè vuol cominciare a rispondere a quelle stolte querele degli Ebrei, che dicevano: Quel Dio, che fa giudizio, dov'è? Or egli ad essi dimostra questo Dio, che tra poco verrà, e farà giudizio, perchè egli è quel Messia, di cui si dirà: Ecco, che questi è posto per ruina, e per risurrezione di molti. Luc.11,34. Il Verbo adunque del Padre, il quale si farà uomo, egli stesso qui parla, e dice: ecco che io mando il mio Angelo, vale a dire il mio Precursore, il mio Ambasciadore, il mio Nunzio, il quale preparera la strada alla mia venuta, preparando colla sua predicazione, e col suo battesimo gli uomini a ricevere la mia predicazione, e il mio battesimo.
E subito verrà al suo tempio il Dominatore ec. In cambio di dire: E subito verrò io, che sono il Dominatore ec. Ma tali mutazioni di persona sono usitate nelle Scritture, come si è veduto altre volte. Così questo testo medesimo è riferito nei santi Evangelisti (Matt. XI. 10. Marc. 1 2., Luc. VII. 27.), in tal guisa, che il Padre è quegli, che spediscè il Precursore di Cristo, perchè Giovanni fu mandato e dal Padre, e dal Figlio, e dallo Spirito santo. Venuto adunque il Precursore di Cristo, verrà al suo tempio di Gerusalemme il Cristo, ed ivi sarà presentato bambino, ed ivi dipoi predicherà, farà i suoi miracoli questo Signore di tutte le cose e di tutti gli uomini, e questo Angelo del testamento, cioè questo Mediatore della nuova alleanza, cui voi aspettate, e desiderate. Gli Ebrei, i quali sono daccordo con noi nell'applicare al Cristo questa profezia (nè ad altri applicarla potrebbono) hanno qui dimostrata la divinità del Cristo dicendosi: Verrà al suo tempio il Dominatore ec.; ed è tanto certo, che il Cristo è Dio, quanto è certo, che a Dio era dedicato il loro tempio, che è qui detto tempio del Cristo, e del Dominatore; in secondo luogo hanno ancora, se voglion vederla, una nuova dimostrazione della venuta del Cristo, il quale dovea venire al suo tempio, al tempio ancor sussistente, a quel tempio, che più non è, e poco dopo la venuta del Cristo fini di essere.
3,2:E chi potrà pensare al giorno di sua venuta? ... Perocchè egli sarà ec. Chi potra solamente pensare alla maestà, e allo splendore di lui vegnente? Come mai la debolezza degli uomini potrà reggere a tanta possanza, la lor cecità a tanta luce, la loro immondezza a tanta purità e santità? Perocchè egli sarà come il fuoco di una fornace ardentissima, col quale fondonsi i metalli, e come quell'erba (borith), di cui si servono i gualchierai per togliere ai panni l'untume: tanto sarà infuocata, ardente la sua dottrina, e la sua grazia a rompere, e sciogliere la durezza dei cuori degli uomini, e attissima a render monda, e candida la veste nuziale di quelli che alla cena dell'Agnello sono chiamati.
3,3-4:E siederà come a purgare ec. Abbiamo espressa la parola come, che sottintendesi nella nostra Volgata. Il Mediatore adunque della nuova alleanza sedendo, come fa un raffinatore d'argento al suo grogiuolo, monderà, e purifichera i figliuoli di Levi, e li raffinerà come si raffina col fuoco l'oro, e l'argento, affinchè sieno degni di offerire i lor sacrifizi al Signore nella vera, e perfetta giustizia, mondati non al di fuori solamente, come per le abluzioni legali, ma purgati, e rinnovellati i loro cuori per mezzo dello Spirito del Signore. Questi figliuoli di Levi, questi sacerdoti, e ministri del tabernacolo del Signore sono i sacerdoti della nuova legge, e della purifi cazione di questi parla piuttosto, che della purificazione del popolo, si perchè eminente purezza ricercasi in questi nuovi sacerdoti, che offeriscono non i tori, o i capretti, ma il corpo, e il sangue del Figliuolo di Dio, e del Mediatore dell'alleanza, e sì perchè i sacerdoti son quegli, a' quali si appartiene di purificare lo stesso popolo. E allora i sacrifizi di Giuda, e di Gerusalemme, i sacrifizi della Chiesa Cristiana, della nuova Gerusalemme, e del nuovo Giuda, saranno accetti a Dio, come a lui furono accetti i sacrifizi degli antichi patriarchi, Abele, Noè, Melchisedech, e come quelli di Mosè, di Aronne ec. Notisi, che si paragona il sacrifizio Cristiano agli anti chi, non per riguardo al sacrifizio medesimo, ma rispetto ai sacerdoti, che lo offeriranno, i quali pella loro fede, e ardente carità saranno accetti a Dio non meno di que' santissimi uomini, la fede e l'amore de' quali fu celebrato da Dio medesimo nelle Scritture. Perocchè della santità, e purità de' nuovi sacerdoti si parla, e non della dignità del nuovo sacrifizio, e la santità di questi si contrappone alle doglienze fatte di sopra contro i sacerdoti dell'ordine di Aronne.
3,5:E mi accosterò a voi per far giudizio, ec. Voi dite: quel Dio, che fa giudizio, dov'è? Ed eccomi, vi dico io, e voi vedrete com' io, mirando i peccati degli uomini, non tacerò, ma li accuserò, li condannerò e colle parole e coll'esempio della mia vita, e finalmente li punirò coi gastighi, che hanno meritati. Voi vedrete, come la severità della mia giustizia si farà sentire al popolo prevari catore, nemico della verità, e immerso in ogni sorta di vizi, co' quali si preparerà all'ultimo degli eccessi, che sarà di dar la morte allo stesso Mediatore dell'alleanza.
3,6:Io sono il Signore, e sono immutabile. E voi ec. Che se io differisco per qualche tempo di punire i malvagi, il fo io forse, perchè io abbia cangiata natura, e più non ami i buoni, com'io gli amava, e non abbia in odio i cattivi, come per lo passato? No certamente; perocchè io sono immutabile, e siccome non mi cambio riguardo all'odio ch'io porto al male, così non mi cambio riguardo alla misericordia, con cui sopporto i peccatori: e ne siete voi stessi un esempio, mentre essendo voi de gni di essere sterminati pelle vostre iniquità, con tutto ciò non siete stati consunti, ma conservati, e salvati.
3,7-10:Voi dite: come faremo a tornare o Debb' egli un uomo ec. Voi dite: Che dobbiamo fare per tornare a te? E io vi dico: è egli giusto, che un uomo contristi, e trafigga il suo Dio? Or questa cosa sì irragionevole, e in giustissima l'avete fatta voi nelle decime, e nelle primizie non offerte al mio tempio, e a' miei ministri secondo l'ordine della legge. E voi siete stati perciò gastigati colla maledizione della carestia, perchè tutti daccordo mi avete trafitto col defraudare le decime, e le primizie, onde doveano sostentarsi i ministri del mio tempio. Pagate tutta la vostra decima e portatela alla dispensa del santuario,e vedrete, che se voi sarete giusti, e liberali con me, e co' miei ministri, sarò io molto più liberale con voi.
3,11:Sgriderò i divoratori, ec. Sgriderò, efarò fuggire gl'insetti, che si divorano le vostre messi, le locuste, i bruci ec.
3,13:I vostri discorsi contro di me hanno preso forza. Torna il Profeta all'empie querele, che di Dio facevano molti degli Ebrei, come disse nel capo II. 17.
3,14:L'aver battute maninconiosamente le vie del Signore. L'aver camminato nella umiltà, nella penitenza, nella fuga de' piaceri mondani ec.
3,15:E tentano Dio, e si salvano. Peccano, e fanno ogni male, appunto per far prova di Dio, e per vedere, s' ei sappia, o possa veramente punire chi non ubbidisce a' suoi comandamenti, e non ne fa conto. E costoro sono pur salvi da ogni sciagura.
3,16-18:Allora quelli, che temon Dio, se la discorrevano ec. Tutta questa pittura mi sembra grandemente bella e mirabile. Igiusti all'udire tali bestemmie s'inorridiscono, e ne sono alterati, ed hanno bisogno di con fortarsi l'un l'altro, col rammentarsi scambievolmente le verità insegnate nelle divine Scritture, affinchè non prevalgano sopra di loro i ragionamenti degli empi. Ma il Signore vi pose mente. Il Signore pose mente alla temerità de' cattivi, e alla pena, e afflizione recata ai buoni da quelle perfide lingue: e che fece egli? Fece scrivere in un libro di ricordanza il nome, e le opere di quelli che temono il Signore, e hanno in cuore il nome di lui, e lo venerano e lo invocano, affinchè nel giorno estremo si faccia nota al mondo tutto, e sia premiata pubblicamente la loro fede, e la loro pietà con eterna corona. E questi (dice il Signore) in quel giorno, in cui io farò giudizio, saranno mio retaggio, mio popolo eletto, e sarò buono, e benigno, e liberale con essi, come un buon padre è benigno, e liberale con un buon figlio. Allora voi empi vi ricrederete, ma tardi; e dalla maniera, onde quelli saran trattati da me, e dalla sorte funesta, che toccherà a voi, conoscerete qual sia distanza tral giusto e l'empio, e tra l'uomo che serve Dio, e l'uomo che nol serve, o l'offende.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap