VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
55,1:Sitibondi, venite tutti alle acque: ec. Voi, che amate e desiderate la scienza della salute, venite alle acque della dottrina e della grazia di Cristo, e da queste attigne te la sapienza evangelica. Cristo alludeva a queste parole, quando disse: Chi ha sete venga a me e beva, Jo VII. 37.Il Signore (dice s. Gregorio Nazianzeno) ha sete, che si abbia sete di lui; e se di un bene si grande, senza fatica e con tutta facilità possiam fare acquisto, che stoltezza è la nostra di differire a noi stessi il possesso di questo bene? Or. 40.
E mangiate. La dottrina e la grazia del Salvatore è non solo bevanda, ma anche cibo spirituale dell'uomo; ed ambedue queste cose riunite si trovano nel Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo.
Senza argento, ec. Senza spesa, gratuitamente, vi sarà dato e cibo e bevanda, ed anche latte e vino; ed è significata la stessa cosa pel latte e vino, che per la bevanda e pel cibo. Quindi fino a' tempi di s. Girolamo e anche dipoi per lungo spazio si ritenne nelle chiese di Occidente il costume di dare a' nuovi battezzati del latte e del vino, simboli della grazia e della sapienza, di cui venivano a fare acquisto col divenire figliuoli della chiesa, e membri del mistico corpo di Cristo.
55,2:Per qual motivo spendete voi il vostro argento ec. Grida il Profeta contro la stoltezza degli uomini, i quali potendo farsi veramente felici senza spesa e senza affanno, consumano le loro cure e le loro fatiche per fare acquisto di cose, che non sono pane, cioè non nudriscono e non satollano mai lo spirito dell'uomo fatto per qualche cosa di meglio. Voi cercate di comperarvi co' sudori e colle vostre sollecitudini gli onori, le ricchezze, le delizie, la scienza vana, e per grande che sia il prezzo, che vi è domandato per tali cose, voi vi contentate di fare e soffrire ogni cosa. Ma queste cose possono elle rendervi veramente felici, od almeno contenti? No certamente. Chi può essere requie dell'anima, chi può satollare l'anima, egli è il solo Dio. Ella (dice s. Agostino) fu fatta capace di tutta la maestà e grandezza di Dio, e da lui solo può essere riempiuta. Ma si ascoltino ancora le parole di un filosofo Gentile: Chi è ben nato, ed è vero amatore della buona disciplina, non istarà attaccato a questi beni, che il volgo ammira, i quali veramente non saziano, ma seguiterà a andare innanzi, nè si stancherà, ma unito al vero essere, vale a dire abbracciando colla mente il vero essere, che è Dio, veracemente viverà, veracemente sarà nudrito, veracemente sarà satollato, Plato de Rep. VI.
55,3:E stabilirò con voi un patto eterno, l'adempimento ec. Venite a me, e avrete vita, perocchè io fermerò con voi un' alleanza di vita e di pace eterna; e questa alleanza conterrà l'adempimento delle promesse fatte a Davidde, promesse piene di carità e di misericordia, promesse effettuate da Cristo figliuolo di Davidde secondo la carne. Queste promesse furon celebrate da Davidde in più luoghi de' suoi Salmi, ma particolarmente nel Salmo LXXXVIII.
55,4:Ecco, che io ho dato lui testimone ec. Lui è qui un relativo, che non ha obbietto, a cui si riporti; ma sta molto bene in bocca del Profeta questa maniera di parlare, del Profeta, io dico, il quale non altro vede, nè altro obbietto considera,se non il Cristo, da cui dee venire a tutti gli uomini tanto bene. Dio adunque per bocca del Profeta dice, che ha dato il Cristo Testimone a' popoli, cioè in primo luogo testimone della verità, cui egli venne a rendere solenne testimonianza, come egli stesso disse, Jo. XVIII. 37. In secondo luogo egli fu testimone di tutto quello che il Padre promise e concedette agli uomini, dice s. Girolamo; perocchè egli fu, che adempiè quello che il Padre avea promesso, onde s. Agostino lo chiama testimone della carità di Dio verso gli uomini. In terzo luogo fu testimone della volontà di Dio, vale a dire di quello che Dio vuole da noi per farci salvi: onde si aggiunge, che egli è condottiere e maestro delle nazioni.
55,5:Ecco, che quel popolo, ec. A questo suo testimone dice Dio Padre, che egli chiamerà alla fede il popolo delle nazioni, cui egli non riconosceva pell'avanti e non approvava; e queste genti, che nissuna notizia ebber prima del Salvatore degli uomini, correranno a lui tratte dalla grazia, sapienza, santità, potestà de' miracoli, ec., onde il Padre arricchì, illustrò, glorificò il Figlio fatto uomo.
55,6:Quand'ei può trovarsi: ec. Il Profeta avverte tutti gli uomini a cercare il Signore in quel tempo, in cui può trovarsi, vale a dire, come spiega l'Apostolo, nel tempo accettevole, ne' giorni di salute, 2. Cor. VI. 2. Generalmente per questo tempo s'intende il tempo della nuova legge, tempo di grazia e di misericordia: in particolare riguardo a ciascun uomo s'intende il tempo di questa vita, nel qual tempo siamo esortati a cercare Dio di tutto cuore, e ad implorare la sua misericordia. È cosa molto osservabile, che il Profeta annunzia agli uomini la grazia del Vangelo collo stesso esordio, con cui l'annunziarono il Battista e gli Apostoli, a' quali disse Cristo, che dicessero a tutti: Fate penitenza; perocchè il regno di Dio è vicino, Matth. X. 7.
55,8-9:I miei pensieri non sono i vostri pensieri, ec. Disse nel versetto precedente, che Dio abbonda nel perdonare. Soggiunge adesso: e non vi ritragga dal tornare al Signore e dallo sperare nella misericordia di lui il pensiero delle molte e grandi vostre iniquità: perocchè non dovete pensare di Dio, come pensereste di un uomo, il quale sendo gravemente oltraggiato da un altro uomo, con difficoltà grande sa perdonare, e non saprebbe poi subito risolversi a fare all'offensore qualche gran benefizio. I pensieri di Dio e il cuore di Dio sono tanto distanti da' pensieri e dal cuore dell'uomo, quanto è distante il cielo dalla terra. Egli è pieno di compassione pe' peccatori, i quali, se si convertono, troveranno in lui una tenerezza e bontà superiore a quella, che un buon padre può dimostrare a un figliuolo traviato, che torni al suo seno.
55,10-11:E come scende la pioggia, e la neve ec. Per la parola di Dio intendesi qui la stessa grande promessa di Dio, di cui ha parlato fin qui il Profeta, la promessa del Messia salvatore degli uomini, la promessa della nuova alleanza, la promessa della misericordia, con cui Dio e il suo Cristo accoglieranno i peccatori penitenti. Questa mia promessa, dice Dio, sarà fermissima ed efficacissima a pro degli uomini, i quali risvegliati dalla speranza del perdono e della salute promessa da me, faranno frutti degni di penitenza, onde saranno riconciliati meco e saranno miei figli ed eredi, perchè fratelli e coeredi di Gesù Cristo.
55,12:Con gaudio uscirete ec. Uscirete tutti lieti dall'antica prigione, in cui eravate tenuti schiavi dal demonio, e avrete pace nel pellegrinaggio di questa vita verso la Patria celeste, e sarà lodato Dio, e celebrato da' monti, dai colli, dalle piante de' boschi, e da tutte le creature per la misericordia usata con voi. Si allude al festevol ritorno della nazione Ebrea dalla cattività di Babilonia.
55,13:Nel luogo del nardo celtico ec. Ho tradotto così la voce saliunca, perchè non è certo, che la saliunca sia la lavanda, come alcuni credono; e quest'erba era stimata da' Romani, come scrive Plinio XXI. 7., e non è disistimata tra noi, onde non mi sembrava da mettersi in mazzo coll'ortica. Le genti, le quali prima come terra sterile, non producevano se non ma le erbe ed ortiche, cioè opere cattive e nocive, s' innalzeranno, mediante la grazia di lor rigenerazione, a produrre utili piante di ogni virtù, e frutti di opere sante.
E il Signore sarà un nome, ec. E il Signore, cioè Cristo sarà nome eterno, di cui prenderanno in perpetuo il loro nome i Cristiani, i quali questo nome santo avranno in bocca, e nel cuore: e sarà segno, e monumento della loro salute, che durerà per tutti i secoli. Il chiamarsi Cristiani i popoli convertiti sarà monumento indelebile alzato in eterno a gloria del loro Liberatore.