Isaia - 47

123456789101112131415161718192021222324252627282930313233343536373839404142434445464748495051525354555657585960616263646566

VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Babilonia sarà umiliata, e desolata per la sua superbia, e per la crudeltà usata contro gli Ebrei, e perchè sua speranza ripose nei malefici, negli auguri, e ne' Maghi.

1Scendi, ponti a seder nella polvere, o vergine figlia di Babilonia: non è più in trono la figliuola de' Caldei: tu non continuerai ad esser chiamata molle, e delicata.
2Dà di mano alla macina, e fa della farina: svela la tua deformità, scuopri gli omeri, e le gambe, valica i fiumi.
3La tua ignominia sarà scoperta, e vedrassi il tuo obbrobrio: farò le mie vendette, e nissun uomo a me si opporrà.
4Redentore nostro è colui, che si chiama Signor degli eserciti, il Santo d'Israele.
5Statti muta, e nasconditi nelle tenebre, o figlia de' Caldei; perchè tunon sarai più chiamata la signora dei regni.
6Io mi adirai contro del popol mio,rendei come profana la mia eredità, e la posi in tua mano: tu non avesti misericordia di essi: e sopra i vecchi aggravasti forte il tuo giogo.
7E dicesti: In sempiterno sarò signora: e non pensasti a queste cose, né ti se' ricordata di quel, che era per accaderti alla fine.
8E adesso ascolta queste cose, tu che vivi nelle delizie, e se' piena di arroganza, e dici in cuor tuo: io sono, e altra non è fuori di me: non sarò mai vedova, né sapro che sia sterilità.
9Avverranno a te queste cose subitamente in un sol giorno: tu sarà sterile, e vedova. Tutto questo verrà sopra di te per la moltitudine de' tuoi malefizi, e per la crudeltà somma de' tuoi incantatori.
10E nella tua malizia ti confidasti, e dicesti: Non è chi mi vegga. La tua sapienza, e la tua scienza ti sedusse, e dicesti: Io sono, e altra non è fuori di me.
11Verrà sopra di te la sciagura, né saprai donde nasca; e piomberà sopra di te una calamità, cui tu non potrai colle espiazoni allontanare: verrà repentinamente sopra di te una non preveduta miseria.
12Stattene co' tuoi incantatori, e colla turba de' tuoi maghi, co' quali avesti tanto da fare fin dalla tua adolescenza, se per sorte ciò possa giovarti alcun poco, o se tu possa divenire più forte.
13In mezzo alla moltitudine de' tuoi consiglieri tu ti perdi: sorgano, e diano a te salute gli auguri del cielo, che contemplavan le stelle, e contavano i mesi, affin di predire a te il futuro.
14Ecco ch'ei son diventati come paglia, il fuoco gli ha divorati: non potran liberare le anime loro dalle fiamme: elle non sono un fuoco fatto per iscaldarsi, oppur per sedervi a crocchio.
15Così sarà di tutte quelle cose, per le quali ti desti all'anno: quei, che teco aveano commercio dalla tua adolescenza son fuggiti ognuno per la sua strada: non è chi si salvi.
Note:

47,1-2:Scendi, ponti a sedere nella polvere, ec. Scendi dal trono di tua grandezza, mettiti qual donna vile e meschina a sedere per terra. Babilonia, città superba, nobilitata, ingrandita, arricchita da' Caldei, non ha più trono, non è più regina: scordati della tua mollezza e della tua delicatezza, perocchè questa non conviene a una schiava, quale ora se' tu. Quindi soggiunge: da' di mano alla macina, ec. Gli schiavi e le schiave più vili erano messi a macinare il grano. Vedi Exod. XI. 5. Matt. XXIV. 4 I. Svela la tua deformità, la deformità del capo tosato: ciò si facea agli schiavi ed alle schiave, ed è questa sciagura minacciata da Dio alle fanciulle di Gerusalemme cap. III. 17. Scuopri gli omeri, sia perchè gli schiavi e le schiave erano quasi ignudi, e sì perchè ella abbia da soffrire le battiture de' padroni. E le gambe: simili donne portavano le vesti cinte, tirate su a' fianchi per essere più spedite ed agili alle faccende. Valica i fiumi: per andare dove i Persiani ti meneranno.

47,4:Redentore nostro è colui, ec. Il Profeta sentendo lo spirito di Dio, che gli rivela e gli fa scrivere la vendetta, ch'ei farà delle crudeltà di Babilonia, non può trattenersi dall'interrompere il suo racconto con rivolgersi a lui, ammirando la sua bontà verso Israele. E spicca grandemente questa maravigliosa bontà, ove si rifletta che molto tempo prima, che gli Ebrei fosser menati a Babilonia, volle Dio, che fosse annunziata e descritta la futura loro liberazione.

47,6:Rendei come profana la mia eredità. Il popolo consacrato a me, il popolo, che era mio retaggio, io lo rendei quasi cosa profana abbandonandolo in potere degl'Idolatri nemici del nome mio. E sopra i vecchi aggravasti ec. La crudeltà usata contro Israele è la prima cagione della ruina di Babilonia; indi è notata la superbia vers. 7.

47,8:Io sono, e altra non è ec. È qui dipinta in terzo luogo una somma arroganza. Io sola sono veramente città reina, e non v' ha chi meco possa competere.

47,9:Tu sarai sterile, e vedova ec. Sarai come una donna sterile, perchè resterai senza figliuoli, essendo i tuoi cittadini o trucidati o menati schiavi nella Persia: sarai vedova, perchè perderai il tuo re Balthasar.
Per la moltitudine de' tuoi malefizi. Alle altre sue iniquità Babilonia avea aggiunto il peccato di esser dedita ai maghi e agl' incantatori, i quali co' loro cattivi consigli le ispiravano la crudeltà e la barbarie.

47,10-11:La tua sapienza, e la tua scienza ti sedusse, ec. Intende l'astrologia giudiciaria coltivata e studiata moltissimo da' Caldel, come è noto. Ma che gioverà a te la sapienza, di cui ti vanti, e la scienza del futuro, mentre il male, che dee venire sopra di te, non saprai nè schiva re nè prevedere, e ne resterai oppressa senza averne mai sospettato? Verrà sopra di te una sciagura, cui tu con nissuna vittima potrai tener lontana da te.

47,13:Gli auguri del cielo. Gl'indovini, che predicono il futuro dalla congiunzione de' pianeti, e dagli aspetti delle stelle; e questi sono gli astrologi.
E contavano i mesi, ec. Altr' indovini, che si studia vano di scoprire i tempi propri a questa od a quella operazione, perchè riuscisse felicemente.

47,14:Il fuoco gli ha divorati: ec. Chiama fuoco la invasione de' Persiani, i quali messero a fuoco e fiamma il paese, e la stessa Babilonia.
Elle non sono un fuoco ec. Le fiamme, che te divoreranno co' tuoi astrologi, non sono un fuoco, al quale gli uomini vadano a scaldarsi e a far insieme conversazione: sono un fuoco sterminatore, che ti ridurrà in cenere.

47,15:Quei, che teco aveano commercio ec. Babilonia era citta di gran commercio, come si vede dalle Scritture, e anche da autori profani. Vedi Apocal. XVIII. II. 15. Isai. XIII. 20. 21. XXI.I. Diodor. Sic. lib. II.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap