VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
14,2:Ho veduto a Thamnatha una donna ec. Thamnatha era stato da principio della tribù di Giuda, e di poi di quella di Dan. Vedesì, che i Filistei ne erano allora padroni. Ella fu di poi ricuperata dagli Ebrei, 2 Paral. XXIX. 18. Sansone chiede per moglie una Filistea contro il divieto espresso di Dio, Deut. VII. 3., Ex. XXXIV. 12. Gl'Interpreti però quasi tutti lo assolvono dal peccato, supponendo, che egli chiese, e sposò questa donna per ispeciale istinto di Dio, come sembra chiaramente indicato, vers. 4. Teodoreto e s. Ambrogio condannano il fatto di Sansone.
14,4:Non sapevano, che questa cosa era fatta dal Signore, e che questi cercava ec. Sansone cercava i mezzi di nuocere a' Filistei, e per questo volle chiedere questa donna; e Dio dispose, che egli prendesse questo partito, donde doveano nascere e Sansone le occasioni di far guerra terribile a' medesimi Filistei oppressori d'Israele.
14,5:Se gli fece davanti un giovane lione. Egli dovea essersi discostato da' genitori, quando si trovò in questo cimento.
14,6:Lo spirito del Signore investì Sansone. Da queste parole si dà a vedere, che la straordinaria forza di Sansone era miracolosa e soprannaturale; per la qual cosa eziandio ella dipendeva per volere di Dio da' suoi capelli e dal suo Nazareato.
14,8:Di lì a qualche giorno ritornando per isposarla. Tralle promesse di matrimonio e l'effettuazione del matrimonio gli Ebrei mettevano un assai lungo intervallo, come si è detto altrove; onde queste parole dopo qualche giorno dinotano (come in altri luoghi delle Scritture) uno spazio di tempo considerabile. Gli Ebrei dicono un anno. Ma quando non fosse un anno intero s'intenderà un tempo assai notabile, mentre ucciso il lione, e consunte totalmente le carni, le api aveano già fatto un favo di miele tralle mascelle dello stesso lione. Racconta Erodoto, che le api aveano fatto il loro miele nel vuoto cranio di Onesilo re di Cipro, lib. v. 113.
14,11:Gli diedero trenta compagni, ec. Da molti altri luoghi della Scrittura apparisce, che i giovani sposi aveano un numero di giovani compagni, come le spose un numero di fanciulle ne' giorni delle nozze. Quelli del Vangelo sono chiamati gli amici dello sposo. Alcuni interpreti credono, che Sansone avesse chiesto un certo numero di giovani per fare a lui compagnia, ma che i capi de' Filistei i quali avevano già qualche timore di lui, gliene dessero fino a trenta piuttosto per essere di guardia attorno a lui, che per fargli onore.
14,12:Io vi proporrò un problema, ec. Un enimma. Gli Egiziani nascondevano tutta la loro religione, la morale, la scienza del governo ec. sotto simili enimmi: e lo stesso era in uso tra' Pittagorici. Servivano a esercitare e assottigliare l'ingegno si nel fargli, a si nello sciogliergli; e se ne trovano molti esempi negli scrittori più antichi.
Trenta sindoni e altrettante tonache. Alcuni intendono trenta tonache e trenta mantelli, nelle quali due cosa era compresa tutta la vestitura di un uomo.
14,14:Dal divoratore è venuto il cibo, ec. S. Agostino serm. 107. de temp. spiega molto bene il mistero di queste parole, dicendo, che elle significano Gesù Cristo risorto da morte; dal divoratore adunque, cioè dalla morte che il tutto divora o consuma, venna il cibo, che è l'istesso, che disse: Io sono il pane di vita sceso dal cielo. Egli fu amareggiato dalla iniquità degli uomini, la quale presentò a lui aceto e ostico fiele; ma da lui la moltitudine convertita delle nazioni ricevè la dolcezza della vita, e cosi dalla bocca del morto lione, cioè dalla morte di Cristo (il quale sdrajato si addormì qual lione) ne venne uno sciame di api, cioè i Cristiani.
Non poterono scioglierlo in tre dì. Per l'intelligenza di queste parole, e di quello, che segue, dee supporsi, che i giovani vedendo la difficoltà di spiegar questo enimma pregarono fin da principio la sposa di vedere di cavar qualche cosa di bocca a Sansone, e frattanto vi pensarono sopra per tre interi giorni, dopo i quali non trovando via di uscir d'imbroglio si raccomandarono anche più istantemente a lei; ma al venir del settimo giorno si diedero a minacciarla, ec.
14,18:Se non aveste arato colla mia giovenca ec. La metafora è presa dal rustico lavoro: se nelle vostre ricerche non foste stati ajutatì dalla mia moglie, non sareste venuti a capo giammai. Così Sansone accusa la loro fronde e l'infedeltà della sposa.
14,20:Uno degli amici di lui, ec. Uno di que' Filistei, che egli avea avuti per suoì compagni nella nozze, detti perciò amici dello sposo, come si è osservato di sopra.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap