VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
33,4:Lo spirito di Dio mi creò, e il soffio ec. Io non son altro, che un uomo come sei tu, siamo ambedue fattura del medesimo sovrano artefice: io potrò dunque esporre a te i miei sentimenti; e tu potrai rispondermi a tuo talento. Vedi il v. 6. e il 7.
33,7:Ma i miei prodigi non ti recheranno terrore, ec. Allude a quello, che Giobbe parlando a Dio avea detto: Ritira da me la tua mano, e non mi sbigottire co' tuoi terrori, cap. XIII. 21. Ecco adunque in parafrasi di questo versetto: nulla di terribile hai da temere da me come potresti giustamente temere riguardo a Dio, il qual potrebbe perturbarti talmente e sbalordirti colla sua maestà, onde non potessi fare le tue difese.
33,10:Perché ha trovate querele ec. Tu, o Giobbe, ti sei dichiarato innocente, mondo da ogni colpa, e hai aggiunto, che Dio ha cercato e trovate occasioni di querelarsi di te, come un amico, che cerca pretesti per alienarsi dall'amico. Così Eliu sinistramente interpreta le parole delle da Giobbe. cap. XIV.27. XXX. 21., XIX. 11., XIII. 24.
33,11:Ha posti ne' ceppi ec. Vedi cap. XIII. 14. 27., XIV. 16.
33,12:In questo adunque tu non se' stato giusto: ec. Io dico adunque, che lasciando da parte tutto la precedente tua vita qual ch'ella siasi stata, in tutto questo, che tu hai detto riguardo a Dio, tu non ti sei certamente diportato da giusto; ed io a tutto quello che tu hai detto opporrò solamente, che Dio non solo in potenza e grandezza, ma anche in bontà e giustizia sorpassa infinitamente l'uomo.
33,13:Con lui tu vieni a contesa, perché ec. Vuoi tu litigar con Dio perché egli non ti rende ragione di quello, che egli dispone riguardo a te, e non risponde a tutte le tue querele? non dovresti piuttosto adorare i suoi giudizi sempre giusti e santi banche non intesi e benché severi? Vedi cap. X. 2. 3., XIII. 24.
33,14:Dio parla una volta, e la stessa cosa ec. Giobbe avea detto, che bramava di trattar la sua causa con Dio; Eliu gli dice, che è stolto un tal desiderio, perché Dio parlato che ha una volta, non ripete più quel che ha detto. Or Dio parla o da amico familiarmente in sogno, o per mezzo di notturna visione; ovvero (quando l'uomo un tal parlare non comprende, o non se n' approfitta) gli parla in secondo luogo co' fatti, vale a dir co' flagelli, lo gastiga nel letto coi dolori, e fa marcir le sue ossa.Vers. 19.
33,15:In sogno, con notturne visioni. Due maniere onde Dio parla all'uomo; perocchè la visione e certamente differente dal sogno, mentre ella suole accadere all'uomo quand'è svegliato. Vedi Dan. V., Joel. II. 28.. Num. XII. dove queste due maniere di locuzione divina sono rammentate e distinte. Qui però Eliu le considera come una sola maniera, perché nell'una e nell'altra Dio parla colle parole; la seconda maniera poi è quella de' fatti e de' gastighi, come si è detto.
33,17:Per rirrar l'uomo da quel ch'ei fa ec. Ecco i fini più ordinari, pe' quali Dio parla all'uomo, fini degni di sua bontà e della cura, ch'egli ha della nostra salute.
33,18:Dalla corruzione. Ovvero dalla perdizione.
33,19-22:Lo corregge nel letto ec. Quando cioè a quelle voci l'uomo s'indura, e fa il sordo, allora Dio parla co' suoi flagelli ed è visibile, che in questa descrizione Eliu ha in vista lo stato di Giobbe.
33,23:Se uno delle migliaia di Angeli per tui parlerà, ec. Talora avverrà, che uno di tante migliaia di Angeli si farà intercedere per questo peccatore infelice oppresso dai mali, e parlerà a Dio in suo favore, e ispirerà al malato stesso la cognizione di quel che dee fare per ritornare a Dio, e placarlo. Non saprei perdonarla a certi Interpreti anche dotti e Cattolici, i quali perché talora nelle sacre lettere il nome di Angelo e usato a significare un predicatore, od un profeta, il quale coll'esortazioni, e colle minacce esorta gli uomini alla penitenza, e annunzia ad essi i divini voleri, lo stesso senso pretendono che abbia questo nome anche in questo luogo, e in tal guisa o tolgon del tutto, od infievoliscono questa bella testimonianza intorno al patrocinio e alla invocazione de' santi Angeli. Certamente il solo riflettere, che questo Angelo è una delle migliaia, da a conoscere evidentemente, che di un Angelo propriamente detto in questa luogo si parla, come tutti l'intesero i Padri, e generalmente gl'Interpreti. Questi Angeli, come insegna l'Apostolo, sono tutti spiriti amministratori, che sono mandati al ministero di grazia di quelli, i quali acquisteranno l'eredità della salute. Hebr. I. 14. E di essi dice lo stesso Apostolo, che sono una moltitudine di molte migliaia. Hebr. XII. 23. Vedi anche Apocal. V. II.
E lo istruirà de' doveri dell'uomo. Se questo Angelo parla a Dio, e nel tempo stesso istruisce l'uomo di quello che ei debbe fare per ritornare alla giustizia, e ricuperare la grazia di Dio.
33,24:Egli avrà compassione di lui, e dirà, ec. Dio avranne misericordia, e commettera all'Angelo la cura di risanarlo.
Ho trovato motivo onde averne pietà. Sono parole di Dio, che si rallegra di vedere nel cuor dell'uomo la conversione e la penitenza, che lo rendono degno di sua misericordia.
33,25:La sua carne è stata consumata ec. Questi motivi di compassione trova lo stesso Dio per usare omai indulgenza col peccatore, e ritornarlo nell'antico suo stato.
33,26:Porgera a Dio le sue preghiere.L'uomo implorerà in misericordia di Dio, e questi lo esaudirà e lo ritornerà nella grazia perduta.
33,27:Io peccai, ec. Con tali parole l'uomo liberato da' suoi mali confesserà le passate sue colpe e la divina benignità, che lo punì men di quello, ch'ei meritava, e finalmente lo ha sottratto alla morte e temporale ed eterna.
33,28:Ha liberata l'anima sua ec. Questa e la maniera, onde l'uomo può liberare, e libera in fatti l'anima sua dalla perdizione.
33,29-30:Dio tutte queste cose fa per tre volte. Vale a dire per un certo determinato numero di volte. Un dotto interprete e di parere, che si alluda all'uso del foro umano, dove alla sentenza premettonsi tre monizioni. Il difficile sarà di provare, che a' tempi di Giobbe fosse in uso questa regola. Dio adunque (dice Eliu) per un certo numero di volte, per alcune volte, non per una volta, nè per infinite volte cerca di richiamare l'uomo dalla corruzione del peccato, e di ricondurlo alla luce della grazia.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap