VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
29,1:Nella terra di oriente. La Mesopotamia, e i paesi oltre l'Eufrate sono indicati nella Scrittura col nome di oriente.
29,2:E la sua bocca era chiusa con una pietra. Cautela opportuna in un paese, che scarseggiava d'acqua, affinché i greggi l'avesser più pura e salubre, e abbondante.
29,5:Laban, figliuolo di Nachor. Laban era nipote di Nachor, e figliuolo di Bathuel; ma Giacobbe nomina Nachor, come capo di quella famiglia.
29,11:La baciò: e alzata la voce pianse. Il bacio ora una maniera di saluto usata particolarmente tra gli stretti parenti. Giacobbe pianse o per tenerezza, vedendosi giunto tra persone del suo sangue, o, come altri pensano, per sentimento di dolore, riflettendo al povero stato, in cui si trovava; onde non avea nulla da poter farne un presente alla cugina secondo il costume. Il timore del fratello e la sollecitudine di schivare il suo sdegno lo avean fatto partire da casa solo, e senza altri preparativi, che un poco di provvisione per vivere.
29,14:Tu sei osso mio, e mia carne. Siamo tu ed io dello stesso sangue, e perciò in casa mia avrai accoglimento, e sceglierai la consorte: la mia casa è tua casa.
29,15:Servirai a me gratuitamente? Giacobbe, non volendo mangiare il pane a ufo, come si dice, in casa di Laban, si occupava nelle faccende di casa e nella cura de' greggi.
29,16:La maggiore chiamavasi Lia; la minore Rachele. Giacobbe è qui una bella figura di Gesù Cristo, Lia della sinagoga, Rachele della Chiesa cristiana. Lia maritata la prima, come di età maggiore, non ebbe mai intero il possesso del cuor dello sposo; e se fu unita a Giacobbe, lo fu, per cosi dire, in grazia di Rachele, sotto il nome di cui la prese Giacobbe. Rachele l'amor di Giacobbe, acquistata con prezzo di sue fatiche, e rispetto alla quale tutte le fatiche a lui sembrano un nulla; Rachele amata con infinita costanza, Rachele è degna di rappresentare la Chiesa di Gesù Cristo. Alla fondazione di questa Chiesa furon dirette tutte le cura della Providenza divina fin dal principio del mondo, e i misteri, e i Sacramenti di lei furono figurati in tutte le cerimonie, e ne' riti, e ne' sacrifizj dell'antico testamento. I Santi stessi di questo antico testamento non piacquero a Dio, se non in quanto appartennero a questa Chiesa, e furono uniti per la fede col capo di lei il Messia. Questi venne in persona a fare l'acquisto di questa novella sposa a prezzo di fatiche e di patimenti; e diede finalmente la vita stessa per lei, affin di renderla degna dell'eterno amor suo; perocchè con questa sposa egli si starà fino alla fine de' secoli.
29,18:Ti servirà per Rachele...sette anni. Si è già altrove osservato, che i mariti compravano le mogli, e davano ad esse la dote; così oltre gli Ebrei usavano i Greci, i Germani, ec.
29,20:E pochi gli parver quei giorni pel grande amore. Il maggior numero degl'interpetri credono, che i sette anni precedettero il matrimonio, in cui in vece di Rachele gli fu data Lia. E bisogna confessare, che questo senso è quello, che naturalmente risulta dalle parole del testo sacro. E di più a qual fine sarebbe detto, che la servitù di sette anni parve poca cosa a Giacobbe pel grande amore, se egli avesse già avuto la ricompensa de' suoi servigi, l'amata Rachele?
29,23:Concluse a lui... Lia. Peccò gravissimamente Laban, e peccò anche Lia facendo a modo del padre, e accordandosi al peccato di stupro, anzi di adulterio, e d'incesto. Ella sapeva, che Giacobbe era maritato con sua sorella: Giacobbe è scusato dall'ignoranza.
29,26:Non é usanza... che le figliuole minori ec. Questo è un pretesto evidentemente falso l'imperocchè se fosse stata vera la consuetudine di non meritare le figlie minori avanti alle maggiori, non avrebbe egli fatto con solennità le nozze di Rachele, che tutti sapevano minore di età.
29,27:Compisci la settimana di questo sposalizio, ec. La festa di nozze durava sette dì, e Laban volando, che Giacobbe ritenga Lia per sua moglie, lo prega a terminare con lei i sette giorni nuziali, e che poi subito gli darà Rachele colla condizione di altri sette anni di servigio.
29,31:Disprezzava Lia. Le volea meno bene; avea per lei minore affetto. Questo è il senso di questo luogo, come apparisce da altre simili espressioni della Scrittura. Vedi Matt. X. 37. VI. 24.
29,32:Ruben. Figliuolo della visione, o sia della previdenza: attribuendo Lia alla bontà del Signore l'averla renduta madre di un figliuolo, e di averla mirata con occhio di misericordia, mentre il marito non l'amava quanto la sorella.
29,33:Il Nome di Simeon. Vuol dire Dio ha udito, ovvero esaudito.
29,34:Levi. Vale vincolo, unione, se.
29,35:Giuda. Confessione, laude, ec.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap