VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
27,1:Era invecchiato. Egli avea allora cento trentasette anni, e Giacobbe ne avea settantasette.
Se gli era infiacchita la vista, ec. Fosse per malattia, o per ragion dell'età, egli avea perduto la vista; cosi disponendo pe' suoi altissimi fini la Previdenza. Non sappiamo, se nei quarantatrè anni, ch'ei sopravvisse, gli fosse renduto il lume degli occhi. Isacco adunque ridotto in tale stato fu mosso interiormeme da Dio a fare quello, che vedremo.
27,7:Dinanzi al Signore. Alla presenza di Dio, e colla autorità datami da Dio. Osservisi in questo luogo, quanto ammirabile sia Dio nell'eseguire i suoi disegni, e adempir le promesse. Esau non fu mai più sicuro di adesso della benedizione del padre: Giacobbe non ebbe mai minor motivo di sperare d'esser egli il benedetto; contuttociò Esau perde la benedizione, e Giacobbe la guadagna in suo luogo. Ma qual benedizione volea Isacco dare ad Esau? Volea egli forse opporsi all'espressa dichiarazione di Dio, il quale avea detto: il maggiore servirà al minore? Alcuni sciolgono questa difficoltà con dire, che ad Isacco non fosse nota questa dichiarazione: ma non è così facile a concepirsi, che Rebecca avesse tenuta per tanto tempo una tal cosa occulta al marito; e non è nemmeno credibile, che Isacco ignorasse la vendita de' diritti di primogenitura fatta da Esau a favor di Giacobbe. Sembra adunque piuttosto da dirsi, che Isacco vicino com'ei credevasi, a morire, determinasse di benedire Esau, seguitando l'ordine della natura; e di regolarsi dipoi, quanto a' termini della benedizione, secondo l'ispirazione di Dio. Può anch'essere, ch'egli pensasse, che la parola di Dio dovesse aver suo effetto non riguardo ai due fratelli, ma solo riguardo a' loro discendenti.
27,13:Sia sopra di me questa maledizione. Parla cosi non per disprezzo della maledizione d'Isacco; ma per quella interna certezza, che ella avea del buon esito del suo disegno; certezza fondata sulle promesse di Dio.
27,15:E lo rivestì delle vesti migliori di Esau, le quali ec. Gli Ebrei presso S. Girolamo, e dietro ad essi alcuni interpreti credono, che queste vesti fossero non vesti comuni; porocchè questo è da credere, che fossero sotto la custodia delle mogli di Esau; ma dicono, che fossero le vetimenta, delle quali si serviva Esau, quando in qualità di primogenito offeriva i sacrifizj; le quali perciò, come cosa sacra erano dalla madre di famiglia serbate in case odorose: irriperocchè non a caso è stato notato, che queste vesti le avea Rebecca presso di se in casa, ovvero nella cassa, come potrebbe tradursi, vedendosi, che le casse d'avorio piene di odori, nelle quali conservavansi le vesti, sono chiamate casse d'avorio nel Salmo 44. vers. 10.
27,19:Io sono il tuo primogenito Esau. Sono qui divisi i padri, e gl'lnterpreti, alcuni biasimando assolutamente Giacobbe, altri difendendolo o in tutto, o in parte. Ecco adunque in poche parole quello che può servire a giudicare di questo fatto.
In primo luogo. La menzogna è sempre illecita, ed è sempre di natura sua un peccato, come egregiamente dimostra S. Agostino.
In secondo luogo. Giacobbe mentì e colle parole e coi fatti; perocchè e colle parole e coi fatti procurò e ottenne di farsi credere Esau.
In terzo luogo. La ragion del mistero riconosciuto da tutta la Chiesa in questo avvenimento non senso la bugia di Giacobbe: imperocche quantunque Dio e lo Spirito santo siasi servito dell'inganno fatto al patriarca per adombrare e predire un grandissimo arcano; l'inganno però, e la falsità di Giacobbe non cangiano perciò di natura, come da tanti altri fatti apparisce, nei quali il mistero per essi significato non toglie la colpa; cosi l'incesto di Thamar, ec.
In quarto luogo. Posto però, che Giacobbe uomo semplice e schietto non fa altro, che obbedire alla madre, persuaso, che secondo il volere di Dio i diritti di primogenito a lui appartengano, e che sopra di questi avea egli acquistata nuova ragione colla rinunzia e, la vendita fattane a lui dal fratello, mi sembra perciò potersi dire non solamente, che l'inganno usato da Giacobbe non essendo nè dannoso, nè ingiurioso ad alcuno, poté essere colpa meramente leggera; ma ancora, che poste le circostanze già dette, poté ed egli e Rebecca creder lecita la menzogna, e l'inganno come usan soltanto a vendicare quello, che era già suo. Se tanti grandi uomini celebri per virtù e per dottrina nella Chiesa cristiana hanno potuto credere esente da colpa e Giacobbe e Rebecca, sembrò potersi dire, che molto più poté l'uno e l'altra credere, benché erroneamente, lecito quello, che l'una consigliò, e l'altro esegui.
27,27:Sentì la fragranza delle sue vestìmenta, ec. Abbiamo detto di sopra, che queste vesti erano custodite in casse piene di odori. Vedi oltre il Salmo 44. Cant. IV. II. E generalmente gli antichi amavano le vesti profumate di odori. Vedi Plin. lib. XXI. cap. 19. XII. 3.
27,28:Dio a te il Signore la rugiada del cielo, ec. Avendo paragonato il figliuolo a un campo ben fiorito e benedetto da Dio, persistendo in quella similitudine, Isacco domanda a Dio, che dia' al figliuolo la rugiada del cielo: perché nella Palestina, non piovendo per lo più, se non circa il settembre, e circa l'aprile, le piante e l'erba sono nei tempi di mezzo bagnate dalle copiose rugiade. Vedi Jud. VI. 38.
27,29:Servi a te siano i popoli, e ti adorino le tribù. I LXX leggono: siano a te servi i popoli e ti adorino i principi.
Sii tu il Signore dei tuoi fratelli ec. Nelle parole precedenti possono intendersi i popoli e i regni stranieri, che saranno soggetti ai discendenti di Giacobbe; in queste i posteri di Esau e quelli di Agar, e quelli di Cetura.
27,33:Inorridì per grande stupore ec. I LXX Uscì fuor di se per una grande estasi: e in questa grande estasi, dice S. Agostino, che gli fu svelato tutto il mistero, ed ebbe cognizione dei decreti di Dio: ciò ben si conosce dal raffermare, ch'egli fa immediatamente la benedizione già dato: io l'ho benedetto, e benedetto sarà: e ciò in un tempo, in cui pareva, che piuttosto dovesse accendersi d'ira contro chi lo avea ingannato, e ritrattare quello, che avea fatto per ignoranza. Non si può qui non riconoscere il dito di Dio, e l'operazione del suo spirito nel cuore d'Isacco.
27,34-38:(Versetti 34-38) Ruggì Esau, e diè grande stride, ec. A queste parole allude l'Apostolo, quando dice, che Esau non trovò luogo a penitenza, benchè con lagrime la ricercasse. Hebr. XII. 17. Vedi le note in questo luogo.
27,39:Nella pinguedine della terra, e nella rugiada, ec. Avrai una terra fertile,e renduta vie pìù feconda della rugiade del cielo. I monti di Seir erano molto fertili, Gen. XXVI. 6. 8., e furon di Esau Jud. XIV. 4. Ma questa fu la minima delle benedizioni date a Giacobbe.
27,40:Viverai della spada. Predice lo spirito feroce e guerriero degl'Idumei discendenti di Esau. Intorno al che vedi Giuseppe de Bel. lib. VI. cap. V.
Sarai servo del tuo fratello: e tempo verrà, ec. Gl'Idumei furon soggetti a' re di Giuda da David fino a Joram. Vedi 4. Reg. VIII. 20. Al tempo di Joram si ribellarono e si crearono un re. Egli è da notare, come la benedizione stessa data ad Esau è una confermazione di quella che avea avuta Giacobbe.
27,41:Verranno i giorni del lutto pel padre mio, ec. Può significare primo: Verrà il tempo, che mio Padre morra, e si farà duolo per lui, e allora io ammazzerò mio fratello; ovvero: Verrà il tempo che mio padre avrà da piangere per quel, ch' egli ha fatto in favor di Giacobbe, perché io ucciderò Giacobbe, e il padre morrà di dolore. I LXX, leggono: Vengano presto i giorni del lutto del padre mio. Ho tradotto in guisa da lasciar luogo al doppio senso. Dal versetto 42. 45. apparisce che Rebecca credette Esau disposto a uccidere Giacobbe alla prima occasione.
27,65:Perché dovrò io perdere ambedue i figli miei in un sol giorno? Ucciso l'uno, l'altro sarà costretto ad andare ramingo, onde io resterò senza figli.
27,66:Mi viene a noia la vita a causa di questo ec. Ecco un altro gran motivo, per cui Rebecca spinge Giacobbe ad andare nella Mesopotamia; affinchè egli prenda ivi per moglie una fanciulla della sua stirpe, i costumi della quale convengano a lei più, che quelli delle moglie di Esau.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap