VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
19,1:Si alzò, e andò loro incontro ec. Lot imita la carità di Abrahamo verso de' forestieri.
19,3:Cosse del pane senza lievito, ec. l'Ebreo dice de' Mazoth: i greci avevano una specie d'impasto di farina d'orzo o di grano, con acqua e latte e olio, con vino dolce, ovvero vino cotto, e questa pasta mangiavano cruda; e chiamavasi maza. Simile impasto era usitato tra gli Ebrei; ma eglino per lo più lo facevano cuocere. Si può credere, che tale fosse il pane dato da Lot agli Angeli.
19,4:Tutto il popolo insieme. Vedesi una corruzione universale ed inaudita.
19,5:Affinché noi li conosciamo. Vogliamo vedere que' forestieri, e sapere chi essi sono. Sotto questo pretesto cuoprono questi empi le scellerata loro intenzioni; e questo bastava a Lot (il quale benissimo li conosceva) per intendere quel, che volessero fare.
19,8:Io ho due figliuole ec. La perturbazione d'animo ad una si indegna richiesta, la sollecitudine di salvare ospiti si venerabili dall'oltraggio, l'impossibilità di opporsi per nissun modo agli attentati di coloro; tutto questo poté diminuire in qualche maniera la colpa di Lot nel fare una tale offerta; ma egli certamente peccò; né egli era padrone di esporre le figliuole all'infamia e al peccato; e l'ordine stesso della carità richiedeva, che egli, padre com'era, provvedesse all'onor delle figliuole, prima che a quello degli ospiti. S. Agostino confessando il peccato di Lot dice tutto quello, che ragionevolmente può dirsi per iscusarlo, in queste poche parole: Lot per orrore degli altrui peccati turbato nell'animo non bada al suo proprio peccato: mentre volle sacrificare la figliuole alla libidine di quegli empi.
19,9:Va in là. Volevano farlo allontanare dalla porta per sforzarla: e si vede, che riuscì loro di farlo.
19,11:E colla cecità punirono ec. Vatablo: abbacinarono la vista a quelli, ec. S. Agostino, e la maggior parte degl'interpreti credono, che questa cecità consistesse nell'avere Dio fatto si, che, quantunque vedessero le altre case, non vedessero, nè potesscro trovare la porta della casa di Lot.
19,14:Che doveano prendere le sue figlie. L'Ebreo, che prendevano le sue figlia: e i LXX, che avevano prese le sue figlie; vale a dire, avevano tutti gli sponsali colle sue figlie. Gli Ebrei e altri popoli del Levante faccano passare per lo più un assai lungo intervallo tragli sponsali e il matrimonio.
19,19:Non posso salvarmi sul monte, perché ec. Sembra, che Lot pieno ancor di timore, d'agitazione e d'affanno per quello, che gli Angeli gli avevano predetto, camminando lentamente e a stento, temesse che gli mancasse il tempo per arrivare a salvamento sul monte; o che assolutamente non si sentisse forza per giungervi. La sua obbedienza non fu perfetta; ma nondimeno egli merita lode, perché per tal modo cerca di salvare la piccola città di Segor.
19,22:Per questo fu dato a quella città il nome di Segor. Prima chiamavasi Bale, e di poi fu chiamata Segor, che vuol dir piccola.
19,24:Il Signor piovve dal Signore ec. I padri riconoscono concordemente in questo parole una dichiarazione della distinzione delle persone, del Padre e del Figliuolo, e la divinità del Figliuolo, e la sua uguaglianza col Padre, e han paragonato queste stesse parole con quelle del Salmo 100. Vers. 1. Disse il Signore al mio Signore, citate già da Gesù Cristo istesso; e quelle del Salmo 120: Per questo ti unse, o Dio, il tuo Dio, ec., citate da S. Paolo a provare le medesime verità. Heb. 1. 9. Senza badare perciò a quello che qui dicono alcuni moderni Ebrei, e anche alcuni moderni cristiani troppo facili a seguire le dottrine di quelli, abbiam conservato nella versione la stessa pretta frase, come l'ha conservata la nostra volgata. Il Padre ha rimesso interamente al Figliuolo di far giufizio, Joan. v. 22. Il Figliuolo riceve dal Padre insieme colla essenza anche tutta la potestà. Il Figliuolo adunque, che è Signore e Dio, colla potestà datagli dal Padre, da cui riesce tutte le cose, piovve zolfo e fuoco dal cielo sopra Sodoma e Gomorrha. Notisi, che, quantunque non si parli qui se non di Sodoma e di Gomorrha, egli è certo però, che anche Adama e Seboim furono soggette allo stesso gastigo, e la quinta città non fu risparmiata se non per le preghiere di Lot.
Ma perché non riflettiamo noi sopra questo grande avvenimento, nel quale ha voluto Dio dare una gran lezione agli uomini facendo loro vedere un saggio di quella terribil giustizia, colla quale punire la sfrenatezza degli uomini nell'altra vita? Una regione già amenissima e fertilissima diviene orrida a vedersi e spaventevole, dopo che il fuoco e lo zolfo cadente dal cielo ne sterminò gli abitatori, ridusse in cenere gli edilizi e la campagna stessa coperse di rovine e di orrori. Il bitume, di cui era pieno quel terreno, servì ad accrescer l'incendio, da cui non solo le piante tutte, ma anche una parte della terra fu abbruciata. Crepata la stessa terra in più luoghi, e abbassatasi, le acque del Giordano vi si gettarono e vi presero le qualità, che si osservan tutt ora: la gravezza e densità capace di sostenere i corpi più gravi, l'oscuro e tetro colore, il Mare grande, per cui i pesci muoiono, subito che entrano in quel lago, le rive sterili, l'aria grave e malsana, che regna attorno, l'amarezza dell'acque, la pessima condizione di que' pochi frutti, che possono ancora nascervi, tutto annunzia e annunzierà fino alla fine del mondo, che Dio è terribile ne' suoi giudizi sopra i figliuoli degli uomini. Sodoma e Gomorrha e le città confinanti ree nella stessa maniera d'impurità.... furono fatte esempio soffrendo la pena del fuoco eterno, Judae 7.
19,26:Essendosi rivolta in dietro. Lo Spirito santo nella Sapienza cap. I. 7. chiama la moglie di Lot, anima incredula: fosse per all'azione verso ciò, che ella lasciava, e fosse per accertarsi co' proprii occhi dell'avveramento della predizione degli Angeli, a gran ragione attribuiseesi la sua colpa a mancanza di fede. Così ella viola il preciso comando fatto a lei non meno, che al marito, ed è immediatamente punita, e diviene anch'essa un grande esempio; esempio della severità, colla quale sarà punito chiunque dopo la chiamata di Dio si arresta tra via, o col cuore rivolgesi, e coll'affetto a quelle cose, che egli dee abbandonare per andar dietro al Signore: Ricordatevi, dice Cristo, dalla moglie di Lot, Luc. XVII. 32.
In una statua di sale. Di sale metallico, che resiste alla pioggia, e per la sua saldezza è buono anche per gli edilizi. Vedi Plin. lib. XXXI. cap. 7. Non pare, che possa dubitarsi, che questa statua siasi conservata per molti secoli. Vedi Sap.X.7. Giuseppe, lib. I. Antiq. cap.12.
19,27:Ma Abrahamo portatosi la mattina ec. Abrahamo ansioso di sapere quel, che l'osso del suo nipote, e delle città della Pentapoli, si porta al luogo, dove il di avanti avea parlato coll'Angelo, perché di là poteva vedere tutta quella pianura.
19,28:E vide le faville. L'Ebreo: e vide il fumo.
19,30:Egli non si teneva sicuro in Segor. Anche in questa circostanza Lot dimostra una fede assai debole: L'Angelo gli avea detto, c'hei poteva restare in Segor; la costernazione, e l'abbattimento di spirito, in cui si trovava, gli fanno dimenticare la promessa dell'Angelo, ed egli cangia l'abitazione.
Abitò in una caverna. Tutte le montagne all'intorno sono piene di simili caverne molto spaziose
19,31:Non è rimasta uomo alcuno sopra la terra. Elle sapevano però, che degli uomini ne erano in Segor, donde erano partito; ma forse, veduto come Dio ma: sterminato gli abitanti delle altre città, credettero, che alla fine avverrebbe lo stesso anche di quelli di chor non meno scellerati; o non volevano assolutamente aver tali uomini per mariti. Ma benché possano forse scusarsi dalla menzogna, non possono però scusarsi in verun modo da quello, che fecero per aver prole, né Lot può scusarsi; perocchè egli ancora peccò (dice. S Agostino) non quanto porta un incesto, ma quanto porta quella ubbriachezza, lib. XXII. cont. Faust. cap. 44.
19,37:Gli pose nome Moab; vale a dire, che nasce dal padre mio.
19,38:Gli osa nome Amman; che vuol dire figliuolo del mio popolo. S. Girolamo scrive, che quella gran donna S. Paola, andando attorno per la Terra santa, giunta che fu a Segor, si ricordò della spelonca di Lot, e cogli occhi pieni di lacrime avvertiva le vergini compagne, essere da guardarsi dal vino, nel quale e lussuria, e di cui sono opera i Moabiti e gli Ammoniti.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap