VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
18,1:E il Signore apparve ad Abrahamo nella valle ec. I tre personaggi, che apparvero ad Abrahamo, rappresentavano il Signore nelle tre divine persone; ed erano Angeli in figura umana; imperocchè a questo l'atto principalmente alludendo l'Apostolo dice: Non vi dimenticate dell'ospitalità, dappoichè per questa alcuni dieder, senza saperlo, ospizio agli Angeli. Heb. XIII. 2. Vedi August. XVI. de civ. cap. 29.
18,2:Veduti che gli ebbe, andò ec. In tutto questo racconto abbiamo una viva pittura del rispetto, e della carità di Abrahamo verso degli ospiti.
E adorò fino a terra. Vedi cap. XXIII. 7. Un'espressione simile a quella usata qui nella nostra volgata. La voce Latina adorare, e la Greca de' LXX, che corrisponde a questa, significano portar la mano alla bocca, baciarsi la mano, che era seguo d'adorazione presso gl'idolatri. Vedi Job. XXXI. 23. m. Rag. XIX. 18.
18,3:Signore, se io ho trovato ec. Abrahamo talora parla a tutti tre; talora a quello di mezzo, che faceva la prima figura e pareva sovrastare agli altri.
18,4:Porterò un po' d'acqua, ec. La lavanda de' piedi era la prima funzione dell'ospitalità. S. Agostino, e S. Girolamo, in vece di quello, che si ha nella vulgata: e lavate i vostri piedi, lessero e laverò i vostri piedi: ma certamente il senso è lo stesso.
Per questo siete venuti verso ec. A questo fine di onorar la mia tenda, prendendo in essa ristoro; a questo fine senz' altro vi siete qua rivolti.
18,6:Impasta tre sati di fior di farina ec. Il sato è la misura ebrea contenente il terzo di un epha; onde tre sati l'anno un'epha, cioè più di settanta libbre di farina. Sara in età di novant'anni, Sara nobilissima e ricchissima donna de impastare (certamente coll'aiuto delle sue serve) questa farina, farne il pane, e cuocerlo. Questa semplicità degli antichi costumi notata nelle Scritture si osserva anche negli scrittori profani, benchè tutti pesteriori a Mosè. E questa semplicità seriva assaissimo a conservare nelle madri di famiglia il buon costume e l'affezione alla casa, a renderle più attive e anche di miglior sanità. E questa semplicità quanto è mai preferibile alla mollezza e alla inutilità, nella quale le donne comode de' nostri tempi consumano la maggior parte del tempo e della vita?
Delle schiacciate da cuocer sotto la cenere. I Saraceni, e i Mauri, simili agli Ebrei ne' costumi, anche oggidi cuociono il loro pane o sotto i carboni o sotto le ceneri o nelle padelle.
18,8:Prese anche del burro. Nell'oriente il burro si conserva liquido, e la voce usata qui nell'originale dà idea di una cosa, che si bee. Questo burro ordinariamente dà grato odore.
Se ne stava in piè presso di loro; vale a dire li serviva a tavola come traduce il Caldera. Vedi Jerem. III. 12. Nehem. XII. 44.
18,9:Mangiato che ebbero. La maggior parte degl'interpreti con Teodoreto e S. Tommaso affermano, che questi Angeli non mangiarono in realtà, ma parve che mangassero; e Abrahamo credette, che avesser mangiato. Ma S. Agostino sostiene, che realmente mangiarono, e che gli Angeli posson mangiare, e che, quando l'Angiolo Rafaele disse a Tobia: Pareva a voi, che io mangiassi e bevessi; ma io mi servo di cibo e di bevanda invisibile, ciò non vuol dire, che Rafaele non mangiasse effettivamente; ma significa, che quelli, che lo vedean mangiare, credevano, che egli il facesse per bisogno, quand'ei lo faccia solamente per elezione. Vidi Tob. XI. 19.
18,10:Vivendo tu. Sembrami questa la migliore interpretazione di quelle parole della Volgata vita comite; e dell'Ebreo secondo il tempo della vita: l'Angelo dice ad Abrahamo, che l'anno seguente in quello stesso tempo tornerà a lui; che ci sarà vivo e avrà avuto un figliuolo di Sara.
18,12:Rise in suo segreto. Il Caldeo rise dentro di se: riguardando come impossibile quello, che avea sentito dire da quelli, che ella credeva uomini; ella e perciò ripresa e biasimata dall'Angelo.
E il mio Signore è cadente. A ragione l'umiltà e il rispetto di Sara verso il marito è proposto come un bell' esempio alle donne Cristiane da S. Pietro, ep. 1. cap. III. 6.
18,15:Non ho riso. Sara è anche più biasimevole per aver voluto coprire il suo fallo con una bugia.
18,20:Il grido di Sodoma e di Gomorrha ec. Questo grido, come osserva S. Agostino, significa la sfacciataggine e imprudenza, colla quale i cittadini di quelle città violavano pubblicamente le leggi più sacrosante di natura. Sono nominate queste due città, come lo principali e le più ingolfate ne' vizii.
18,21:Anderò e vedrò, ec. Dio qui istruisce coloro, i quali sono destinati ad amministrar la giustizia, insegnando loro la circospezione e la maturità, che debbono osservare nel loro giudizii.
18,22:E si partiron di là, due de' tre Angeli, restando con Abramo il terzo, che tra quello, il quale, come abbiam detto, l'aveva la prima figura, e portava la parola.
18,32:E se dieci colà ritrovassero? Abrahamo dopo questa interrogazione non va più avanti, ma si sta cheto, ammirando la clemenza di Dio. Ei credeva, che dieci giusti potessero agevolmente trovarsi in tanta moltitudine. Benché la sua sollecitudine riguardasse principalmente il nipote Lot; contuttociò egli fa vedere una carità universale verso gli abitanti di quelle infelici città; carità colla quale meriti la liberazione del nipote.
18,33:Andossene il Signore, quando ec. Sparì dagli occhi d'Abrahamo quell'Angelo, col quale egli parlava, andati gli altri due a Sodoma.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap