VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
3,1:Della stirpe di Agag. Aman pertanto era Amnlecita e della stirpe del re Agag ueciso da Samuele, 1. Reg. XV. Ne contro questa opinione fa molto il chiamarsi Aman Macedone di animo e di nozione, cap. XVI 10.; perocchè può essere, che gli antenati di lui scacciati dall'antica patria andassero ad abitare nella Macedonia. Alcuni però credono, che il nome di Macedone non altro significhi in quel luogo, se non forestiero, straniero di nazione; e in questo senso la stessa voce è usata in varii luoghi del Machabei. Vedi 2. Machab. VIII. 18. 20., ec.
3,2:Piegavano le ginocchia, e adoravano Aman.Il re avea agguagliato Amen a se medesimo, ordinando, che fossero renduti a lui gli onori divini, quali da lungo tempo rendevansi ai re di Persia; imperocchè se Aman non avesse preteso se non gli atti esteriori di rispetto, come d'inchinarsi profondamente e di piegare il ginocchio dinanzi a lui, Mardocheo non avrebbe ricusato di fare quello, che in molti luoghi delle Scritture veggiamo usato dagli Ebrei verso le persone costituite in gran dignità. Aman pero non voleva essere rispettato come la seconda persona del regno, ma adorato come Dio (vedi cap. XIII. 14.); ed è anche credibile, che nell'atto stesso d'inchinarsi e piegare il ginocchlo fosse osservata qualche cerimonia distintiva del culto divino. Cosi agevolmente s' intende per qual motivo pote dipoi Mardocheo innalzato ai sommi onori nella reggia ricevere quelle dimostrazioni di rispetto, che egli avea negate ad Aman.
3,3:E i servi del re, che presiedevano alle porte del palazzo, ec. Dal capo XII. 5. apparisce, che a Mardocheo dopo lo scoprimento della congiura era stato dato impiego nelle corte, o almeno la permissione di frequentare il palazzo reale.
3,7:Si gettarano in casa di Aman le sorti... per sapere ec. Aman risoluto di sterminare tutti gli Ebrei dispersi per tutte le provincie del re ricorre a una superstizione molto comune tra' Persiani, e anche presso molte altre nazioni. Egli getta le sorti per vedere, in qual mese e in qual giorno del mese dovesse eseguirsi il suo disegno, e la providenza dispone, che dalle sorti siagli fissato per la gran tragedia l'ultimo mese e il giorno tredicesimo di questo mese: cosi davasi tempo a Mardocheo e ad Esther d'impedire un male si grande.
3,8:Di uomini segregati tra loro.I quali perciò possono opprimersi più facilmente, non potendo unirsi in corpo per far resistenza.
3,9:E io peserò dieci mila talenti ai tesorieri. Egli avrebbe messa insieme tal quantità di danaro e anche maggiore dalla confiscazione de' beni di tutti gli Ebrei, v. 13.
3,10:Si intse dal dito l'anello ec. Perché con esso sigillasse le lettere da scriversi per tutte le provincie, e in segno dell'assoluta autorità, che gli dava di fare tutto quello che gli pareva e piaceva riguardo agli Ebrei.
3,14:E tale fu la sostanza della lettera. Ella è riportata per intiero nel capo XIII.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap