VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
12,1:E in quel tempo sorgerà Michele principe grande, ec. L'angelo Gabriele continuando a istruire il Profeta, dopo aver descritta nel capo precedente la persecuzione di Antioco, nella quale era un tipo della persecuzione dell'Anticristo, viene adesso a parlare di quello che dee avvenire negli ultimi tempi, quando uscirà fuori questo figliuolo di perdizione a far guerra alla Chiesa. Così l'Angelo con giunge due tempi tra lor distinti, e la figura col figurato. E ciò pur fece Cristo, il quale colla descrizione della rovina di Gerusalemme congiunse la predizione delle cose, che accaderanno alla fine de' secoli, Matth. XXIV. Noi seguiremo pertanto nella sposizione di questo capitolo la comune sentenza de' Padri, e degli Interpreti, perchè, come notò già s. Girolamo, non par, che possano le parole profetiche in altra guisa spiegarsi con precisione e verità. L'Angelo adunque annunziò, che in quel tempo di tribolazione, e d'affanno sorgerà l'Arcangelo s. Michele per combattere contro il re di settentrione, cioè contro l'Anticristo; sorgerà in aiuto de' Fedeli questo gran principe, ovvero Angelo grande (come lessero i LXX,) il quale fu sempre protettore specialissimo della sinagoga, e poscia della chiesa cristiana; e ben saravvi bisogno di tale aiuto, perchè allora sarà tribolazione grande, quale non fin dal principio del mondo, come disse Cristo alludendo a questo luogo, Matth. XXIV.21.
E allora sarà salvato il popol tuo: ec. Allora crederanno in Cristo, e si salveranno tutti gli Ebrei, che sono scritti nel libro della eterna predestinazione. Perocchè questo è il tempo della conversione del Giudaismo, quando se non tutti, almeno la massima parte de' Giudei volgeranno lo sguardo a colui, che ei già crudelmente trafissero.
12,2:E la moltitudine di que', che dormono ec. È annunziata la generale risurrezione de' morti, de' quali gli uni risorgeranno per passare alla vita eterna, gli altri per andare all'eterna ignominia, o (come porta la nostra Volgata) alla ignominia, che avranno mai sempre dinanzi agli occhi loro.
12,3:E quegli, che hanno la scienza, rifulgeranno ec. Una stessa cosa sono quegli, che hanno la scienza .... e quegli, che insegnano a molti la giustizia, e una stessa cosa è detta nella prima parte, e nella seconda del versetto, come osservò s. Girolamo; e a consolazione de' profeti, e degli uomini apostolici, i quali (particolarmente in tempo di tanto bisogno) istruiranno nella legge del Signore i Fedeli, e gli animeranno all'osservanza de' divini pre cetti, è qui predetta la gloria, a cui saranno innalzati da Cristo.
12,4:Chiudi queste parole, e sigilla il libro ec. L'Angelo vuol significare, che le cose dettate da lui al Profeta benchè certissime, aveano molta oscurità, e non sarebbono intese perfettamente prima del loro adempimento; perocchè (come dice s. Ireneo) la profezia che non è ancora adempiuta, è un enimma. Tu adunque (dice l'Angelo a Daniele) sigillerai la profezia per indicare la sua infallibil certezza, e chiuderai la stessa profezia, cioè la proporrai con figure, ed enimmi, i quali ne asconderanno il senso fino a tanto, che questo sia discifrato dall'evento.
Moltissimi lo scorreranno, e ne trarranno molta dottrina. Quelli, che leggeranno lo stesso libro, daranno alle profezie, che qui si contengono, chi una, e chi un'altra interpretazione. Quando Daniele scrisse tutto quel che si è letto intorno alla guerra, ed alla persecuzione d'Antioco, nissuno potea intenderle, ma dopo la verificazione, cominciarono a potersi comprendere, e quello che egli dice riguardo all'Anticristo, s'intenderà negli ultimi tempi.
12,5:E vidi, come due altri stavano, ec. Questi due personaggi dei quali uno stava sopra una delle ripe del fiume, l'altro dirimpetto sull'altra riva, sono due angeli. Vedi s. Girolamo. Il fiume credesi il Tigri.
12,6:E dissi a quell'uomo, che era vestito di vesti di lino, ec. Cioè io dissi all'Angelo Gabriele. Quest'Angelo stava sopra le acque, pelle quali è significata la inondante tribolazione. Domanda adunque Daniele quanto tempo sieno per durare le strane vessazioni della chiesa, e il regno crudele dell'Anticristo.
12,7:Alzata la destra, e la sinistra ec. È l'atto di uno, che fa solenne giuramento. In un tempo, e in (due) tempi, ec. Vedi cap. VII. 25. E quando la dispersione ec. Sembra, che voglia intendersi di quella dispersione, di cui è parlato nell'Apocalisse XII. 6. quando una gran parte de' Fedeli anderà a nascondersi ne' deserti, e nelle spelonche.
12,10:Molti saranno eletti, ec. Allora, in quel tempo la persecuzione servirà a provare la elezione di molti, a mon dargli, a purificarli, e a rendergli degni della eterna feli cità; gli empi poi nella persecuzione seguiteranno ad operare empiamente, e per essi sarà intelligibile anche dopo l'evento questa profezia; ma i pii e fedeli, che hanno la scienza della pietà, la capiranno.
12,11:E dal tempo, in cui sarà tolto il sacrifizio perenne, ec. Si è veduto molte volte, come i profeti sono usi a parlare de' misteri della chiesa di Cristo colle espressioni tolte da' riti della chiesa Giudaica. Così s. Girolamo, Teodoreto, Ireneo, Ippolito martire, e molti altri non dubitano, che pel sacrifizio perenne sia qui inteso il sacrifizio della Eucarestia, cui l'Anticristo vorrà togliere dal mondo; come per l'abbominazione della desolazione intendono l'idolo, cioè l'Anticristo stesso, il quale vorrà essere adorato come dio. Vedi 2. Tessal. II. 4. Dal tempo adunque, in cui queste due cose avverranno sino al fine della persecuzione, resteranno tre anni e mezzo, e ancor dodici, o tredici giorni. Vedi Apocal. XI. 2.
12,12:Beato chi aspetta, e giunge fino a mille trecento trentacinque giorni. Vale a dire: Beato chi dopo la morte dell'Anticristo, aspetta in pazienza, oltre il numero sopra detto, per giorni quaranta cinque, dentro i quali il Signore, e Salvatore verrà nella sua Maestà. Così s. Girolamo. I 1335 giorni fanno quarantacinque giorni oltre i 1290, dei quali è parlato nel versetto precedente.
12,13:Va' fino al tuo termine, ed avrai requie, ec. Ecco la lezione de' LXX, che illustra, e spiega la nostra Volgata: Ma tu va'e riposa, perocchè (restano) ancora dei giorni all'adempimento della consumazione, e avrai requie, e risorgerai nell'ordine tuo alla consumazione dei giorni. Tu morrai, o Daniele, molto prima, che si adempiano le cose, che a te sono state rivelate, ma anderai a riposare nel seno di Abramo, e risorgerai nell'ordine tuo, cioè in quel grado digloria, che è per te preparata. Vedi I. Cor. XV. 23.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap