VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
4,1:La sapienza è il libro ec. È convenuto aggiungere questa parola, la sapienza, affin di dare un senso fisso e aperto. La sapienza in quanto ella si comunica all'uomo, o sia la sapienza dell'uomo, che viene da Dio, ella consiste nel libro de' comandamenti del Signore, e in quella legge, che è eterna. Parla della legge data sul Sina, la quale fu legge eterna, quanto a' precetti morali, e il figliuolo di Dio venne non a scioglierla, ma sì a perfezionarla, Matt. V. 17.; perocchè anche quanto a' precetti cerimoniali ella fu eterna non in se, ma nell'adempimento di tutte quelle cose, che negli stessi precetti venivano figurate. Nella osservanza di questa legge il vero Israelita avea per premio la vita eterna, mediante la fede, e la speranza nel venturo Salvatore.
4,2:Ed abbracciala, cammina al lume di essa ec. Tien la cara, o Giacobbe, questa legge data a te per benefizio grande da Dio, seguila come una viva face, perchè ella tralle tenebre di questa vita ti mostrerà la strada retta e sicura per giungere alla salute.
4,3:Non dare ad altri la tua gloria, ec. Gloria del popolo Ebreo si fu l'essere la Chiesa del vero Dio, l'avere il deposito delle Scritture, il Sacerdozio, i Profeti ec. Bada Israele, che per gli peccati tuoi questa tua gloria, questa tua dignità non l'abbia Dio a trasferire ad un altro popolo con infinito, e irreparabil tuo danno. Ed è questo un avvertimento insieme, e una predizione di quello, che avvenne, quando rigettato l'Ebreo incredulo, fu surrogato nelle prerogative di lui il popolo delle genti, secondo quella parola di Cristo: Sarà tolto a voi il regno di Dio ec. Matt. XXI.4I.
4,4:Beati siam noi, ec. Lo stesso diceva Davidde: Il Signore non ha fatto altrettanto a' nissun'altra nazione, nè ad esse manifestò le sue leggi. Ps. CXLVII. 9. Vedi anche Deuter. 4. 8.
4,5:Che la memoria conservi d'Israele. Popolo di Dio grandemente sminuito, e impiccolito, ma serbato da Dio, affinchè tu conservi viva tuttora la memoria, e il nome di Israele.
4,6:Voi siete stati venduti alle genti ec. Siete stati messi da Dio in poter delle genti come schiavi venduti, e non per esser distrutti, ma per essere gastigati e corretti, e purgati dai vostri falli.
4,8:E affliggeste la nutrice vostra Gerusalemme. Cioè la Chiesa, che vi nutri nella fede e nella legge, e nel culto del vero Dio, rigettato il quale voi vi deste a seguire gli dei stranieri. Questa chiesa è quella, che è in trodotta a parlare ne' seguenti versetti.
4,9:O città vicine di Sion. Intende le città sottoposte al regno Giudaico, che faceano ancor parte della sinagoga. È una madre, che avverte con grande amore i figliuoli protervi, che la contristano, perchè contristano e offendono il Signore,eprovocano il suo sdegno; ma ella non è ascoltata.
4,12:Nissun si allegri ec. Non si allegrino del mio male i nemici, nè mi credan perciò rigettata da Dio.
4,19:Andate figli, andate, ec. Andate dove Dio vuole che voi andiate. Non dice: alla cattività, alla servitù; e questa reticenza spiega assai bene il dolore di questa buona madre nelle calamità de' suoi figli.
4,20:Mi sono spogliata del manto di pace, ec. Ho deposte le vesti usate in tempo di pace e di letizia, e mi son vestita di cilizio, abito conveniente al tempo di penitenza e di orazione.
4,22:Ho posta la speranza mia nell'Eterno, ec. Io ho sperato in Dio eterno, che è la vostra salute, ed egli mi ha consolata coll'annunziarmi la futura vostra liberazione.
4,24:E siccome le vicine di Sion videro ec. Queste vicine sono le nazioni confinanti e nemiche di Israele; gli Ammoniti, i Moabiti, gli Idumei ec.
4,25:E tu calcherai la sua cervice. In parte ciò si verificò, quando Esther e Mardocheo in Susa, Daniele in Babilonia ebbero poter grandissimo nella corte, e fecer tremare gli stessi Caldei. Ma in amplissimo senso fu adempiuta questa predizione, quando agli Apostoli, e alla Chiesa si soggettarono tutte le genti.
4,30:Sta' di buon animo Gerusalemme; ec. Qui il Profeta parla, e conforta Gerusalemme. Sta' di buon animo città santa, città di Dio: tuo consolatore egli è, e sarà sempre colui, che dà a te il nome, onde tu se' detta sua propria città, e sua sede. Gerusalemme è detta Città del Santo, Isai. LII. I. IX. 14.
4,32-34:E quella, che tenne seco i tuoi figli; Siccome si allegrò ec. Babilonia, che tenne in cattività i tuoi figliuoli, sara desolata in pena del barbaro piacere, col quale ella vide la tua rovina, e rise di tue sciagure; ella perderà la moltitudine de' suoi abitatori, che la rendono lieta e superba, e il suo gaudio si cangera in acerbissimo duolo.
4,35:Fuoco manderà sopra di lei l'Eterno ec. Questo fuoco egli è la divina vendetta, che Dio manderà sopra Babilonia per mano de' Persiani. Vedi Isai, XIII. 19. Jerem. L. 29. E da' demoni sarà abitata ec. Vedi quello, che si è detto Jerem. L. 39. Isai. XXXIV. 14.
4,37:Raunati da Oriente fino a Occidente, ec. Vengono secondo la promessa di Dio e quelli, che sono in cattività all'Oriente dalle parti di Babilonia, e quelli, che sono a Occidente spersi per le isole, dove o si sono salva ti per fuggire la schiavitù, o venduti da' nemici, sono stati condotti. Vedi Isai. XI. II.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap