VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
9,1:Vidi la stella caduta dal cielo ec. Questa stella dalla maggior parte degl'interpreti si crede Lucifero, la di cui caduta dal cielo viene nella sua visione nuovamente rappresentata a Giovanni nella stessa maniera, che in s. Luca X. 18. Gesù Cristo dice; io vedeva satana cadere qual folgore dal cielo. A questo Angelo delle tenebre permette Dio di aprire l'inferno, e di mandarne fuora una turba di eretici, e di scismatici significati pelle locuste. Questi col denso, e nero fumo dei loro errori, e del loro orribili scandali oscureranno il sole, e l'aria. Chi volesse prendere queste locuste letteralmente, dee considerare, che non sono mandate a far male se non agli uomini, laddove le locuste naturali sono state, e sono lo sterminio de' campi, e delle messi, ma non degli uomini. Altri, come Cornelio a Iap., per queste locuste intendono un gran numero di demoni, ed espongono questo luogo in tal guisa: suonata che abbia il quinto Angelo la sua tromba, cadrà dal cielo una stella, o sia an Angelo del Signore, il quale aprirà l'inferno, e dalla apertura esalerà un fumo denso, e caliginoso, quale può uscire dalla più vasta ardente fornace. Da questa fornace e, usciranno fuora grandi schiere di demoni simili nella infinita lor moltitudine, e nella figura, che prenderanno, a que' branchi di locuste, i quali sono stati talora veduti desolare, e distruggere le più vaste campagne.
9,3-4:Alle quali fu dato potere, quale lo hanno gli scorpioni. Queste locuste non andranno ad infestare nè i prati, nè i campi, ma assaliranno gli uomini, que soli però, che non saranno stati segnati dall'Angelo nella lor fronte. Pungeranno adunque i malvagi, e con veleno simile a quello dello scorpione gli tormenteranno lungamente, cioè per cinque interi mesi, con dolori simili a quelli che dà il veleno dello scorpione, il quale però uccide in tre giorni.
9,7:Simile a cavalli messi in punto per la battaglia. La locusta quando sta su piedi pronta a volare, e ad investire, rappresenta la figura di un cavallo coperto come per la battaglia; e forse da ciò viene il nome, che è stato dato loro dagli Italiani, perchè noi le chiamiamo cavallette. Vedi Job. XXXIX. 20.
9,8:E i loro denti eran come di leoni. Tormenteranno adunque gli uomini non solo col pungiglione, ma anche col morso, e colla terribile loro figura, e col rumore grande, che meneranno, simile al rumore de' cocchi a molti ca valli, i quali cocchi erano molto usati in antico nelle battaglie.
9,11:L'Angelo dell'abisso, chiamato in ebreo Abaddon. Abaddon significa perdizione, sterminio. E gli angeli tanto i buoni, che i cattivi i lor nomi sogliono prendere da quello che fanno per gli uomini, per giovar loro, o per nuocere. Vedi s. Gregorio Magno Hom. 34. in evang. vers
9,13:Dai quattro angoli dell'altare. Intende l'altare dei profumi rappresentante Gesù Cristo; il qual altare è qui rappresentato come parlante. Così dimostra, che la volontà di Cristo si accorda colle orazioni, e col desideri de' santi. Vedi cap. VIII. 5.
9,14:Sciogli i quattro angeli ec. Questi quattro angeli sono angeli cattivi, o sia demoni, i quali furon legati, quando fu tolta loro nella prima venuta di Cristo in gran parte la potestà, che aveano di far male agli uomini; e si aggiunge, che stanno legati presso l'Eufrate, perchè questo fiume passa pel mezzo di Babilonia, la quale del regno del diavolo è figura; onde con ciò viene a significarsi l'impotenza, e viltà del demonio, il quale nel suo proprio regno è legato non da altre ritorte, che dall'onnipotente volontà di Dio. Questi demoni, che sono quattro di numero per le quattro parti della terra, permetterà Dio, che escano alla fine de' tempi per gastigo degli empi, de quali sarà uccisa la terza parte nella guerra, che dagli stessi demoni sarà suscitata nell'anno, mese, giorno, ed ora assegnata negli eterni decreti di Dio.
9,16:Il numero dell'esercito a cavallo ec. Questo numero di soldati a cavallo sembra, che debba essere non tutto insieme, ma successivamente in vari anni di guerra, che farà l'Anticristo, per soggiogare le nazioni, e farsi Re del mondo. Imperocchè nel cap. XI. sentirem parlare della monarchia, e dalle guerre di lui. Vedi cap. XX. 7.
9,17:Aveano corazze fiammanti ec. Gli antichi usavano corazze di lino tinte di vari colori. Le teste de cavalli erano come teste di leoni. Forti, e formidabili come i leoni saranno i cavalli; e lo stesso debbe intendersi anche del cavalieri.
9,18:Da queste tre piaghe ec. Dal fumo, dal fuoco, dallo zolfo, che uscivano dalla bocca de cavalli.
9,20:E il resto degli uomini... neppur fecero penitenza. Induramento di cuore quasi incredibile. Dopo tante stragi, e tante desolazioni gli uomini peccatori, superstiti al macello di tanti loro compagni, persistono nelle loro iniquità, e particolarmente nell'idolatria. Questa idelatria sarà uno dei gravissimi peccati del mondo verso il tempo della venuta dell'Anticristo, il quale però abbatterà tutte le altre deità, per essere egli solo adorato qual Dio, Vedi Daniel, 11.36. ec e la 11. ai Tessalon.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap