VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
3,1:Ritornerà egli mai più a lei il primo? No certamente: il primo marito, che la ripudiò, nolla ripiglierà, nè può mai ripigliarla. Vedi Deuter. XXIV. 5. Eila, riguardo a lui, è una donna contaminata e immonda, ch' ei non può mirare, se non con orrore, dopo che ella ha sposato altro marito. Ma qui si parrà la mia bontà, dice il Signore; perocchè io a te, sposa degnissima di ripudio, perchè adultera, che non uno, ma molti amatori e mariti ti se' trovata (i falsi dei, che tu onori) a te io dico; ritorna a me, e io con amore ti accoglierò.
3,2:Tu sedevi lungo le strade ec. Parla sempre di Giuda, come di una sfacciata donna impudica sedente pelle strade per allettare a se gli uomini e farli cadere nel peccato, uccidendo le anime degl'incauti, che si lascian prendere alla sua rete. Vedi Prov. VII. 9. Gen. XXXVIII. 14.
3,3:Per la qual cosa fu proibito, che non stillasser acque dal cielo. La siccità, di cui qui si parla, ed anche cap. V. 24. è diversa da quella, che è predetta cap. VII.13,20, e descritta cap. XIV. La pioggia serotina credono alcuni che sia quella di primavera, altri quella di autunno dopo la sementa; ne abbiamo parlato altrove.
3,4:Tu padre mio, custode ec. Tu come sei padre mio, così se' ancora mio sposo, cui io giovinetta fanciulla sposai. Lo sposo succede al padre nella custodia dell'onore di una fanciulla.
3,5:Ti adirerai tu per sempre, ec. Non dubito, che queste parole ancora sieno parole messe in bocca della sposa, parole, che ella dee dire a Dio per placarlo. Ecco, che tu hai detto e fatto ogni male, e se' stata potente. Ma in cambio de' sentimenti di penitenza, che io ti ispirava, tu hai parlato di far del male, e il male hai fatto ostinatamente, ed hai fatto vedere al tuo sposo la tua fortezza e possanza nel peccare.
3,6:La ribelle figliuota d'Israele? Finora avea parlato del popolo di Giuda: parla adesso d'Israelle, cioè delle dieci Tribù, dove dal principio dello scisma sino alla distruzione di quel regno fu sempre dominante l'idolatria. Le dieci Tribù erano già state condotte in ischiavitù dagli Assiri.
3,11:Ha un'anima giusta, in comparazione ec. Israelle ha peccato senza misura, ma Giuda ha peccato assai più d'Israelle, talmente che Israelle, ove si paragoni con Giuda, si può quasi dire innocente. Vedi una simile espressione Ezech. XVI. 51. I maggiori aiuti, che avea Giuda per conservare la pietà e la virtù, il tempio e il sacerdozio, che era presso di lui, la virtù di vari de' suoi regi, i profeti, che egli ebbe in maggior numero, tutto questo aggravò oltre modo la malvagità del popolo di Giuda.
3,12:Ripeti queste parole verso il settentrione. Verso l'Assiria, dove le dieci tribù sono schiave, Dio ordina al Profeta d'invitare a penitenza le dieci Tribù, perchè convertite ritornino al loro paese e adorino Dio in vece di Giuda, cui egli vuole abbandonare per le insoffribili sue iniquità. Così Cristo rigettato dal popolo di Giuda si rivolgerà alle genti.
Io son santo.Sono misericordioso. Così l'Ebreo.
3,14:E vi sceglierò uno di una città, e due di una famiglia ec. Gli Ebrei e qualche altro interprete con essi supposero, che il Profeta parli del ritorno degli Ebrei da Babilonia sotto Ciro, quando anche delle dieci Tribù alcuni tornarono nella Giudea; ma tutto il ragionamento del Profeta visibilmente dimostra, che egli ha in mira la venuta di Cristo, quando gli avanzi di Israele e di Giuda saranno salvati, e le genti tutte condotte al culto del vero Dio e alla chiesa di Cristo, che è la spirituale Sionne.
3,15:Darò a voi de' pastori ec. Cristo è il capo e il primo pastore del nuovo popolo, e sotto di lui gli Apostoli ec.
3,16-17:L'arca del Testamento del Signore. Non si parlerà più dell'Arca, non si parlerà più de' sacramenti e de' sacrifizi dell'antica legge: non si terrà più conto dell'Arca, nè l'anderanno a visitare, nè altra mai se ne farà; perchè il nuovo popolo ha la vera arca del Testamento, cioè Cristo, che risiede in persona nelle chiese Cristiane; e spiritualmente egli è sempre colla sua chiesa, nella quale si raduneranno tutte le genti, che non anderanno più dietro agli antichi errori.
3,18:La famiglia di Giuda si riunirà ec... Sarà finita allora per sempre la dissensione e la divisione della casa d'Israelle dalla casa di Giuda, anzi anche la distinzione stessa delle Tribù; e gli uni e gli altri dalla terra d'infedeltà verranno alla chiesa di Cristo, che è la città ricca di tutti i beni spirituali promessi a' padri loro. Egli è manifesto, che il Profeta adombra il mistero della fondazione della nuova chiesa, che nacque in Sionne, ed a Sionne si propagò per tutta la terra, lo adombra con alludere a un altro avvenimento molto gradito per gli Ebrei, che è il ritorno di quei di Giuda, e di non pochi degl'Israeliti da Babilonia e da tutta l'Assiria. Il settentrione, sovente nelle scritture figura il regno del demonio. Vedi s. Girolamo.
3,19:Quanti darò io a te figliuoli? Quanto numerosa, anzi immensa sarà la turba de' figli, che io darò a te, novella mia sposa? Ti darò una terra desiderabile. Cioè l'ampiezza intera del mondo, dove tu estenderai la fede e l'amore del tuo Sposo e Padre. E non cesserai di venir dietro a me. Nuova testimo nianza della indefettibilità della chiesa, a confusione degli eretici.
3,21:Si è udito clamore per le strade. Torna il Profeta a parlare de' Giudei del suo tempo puniti da Dio pe' loro peccati onde gridano e gemono e urlano.
3,22:Guarirò il male delle vostre ribellioni. Il male, che avete fatto a voi stessi col ribellarvi da me, e voltarmi le spalle.
3,23:Eran menzogna i colli, e i tanti monti. Menzogna erano gli dei adorati da noi su' colli e sopra que' monti senza numero, dove andavano inutilmente a cercar soccorso ne' nostri mali.
3,24:La confusione divorò ec. Il culto degl'idoli è chiamato qui confusione, perchè veramente l'idolatria fu la confusione e l'obbrobrio della povera umana ragione. Vedi cap. XI. 13. Osea X. 16. Dicono adunque questi Ebrei flagellati e tornati in se: Veramente l'idolatria è stata quella, che ha distrutte tutte le fatiche de' padri nostri, e i greggi e gli armenti e ogni bene lasciato da quelli a noi, ed ha distruttl anche i figliuoli loro e le figlie.
3,25:Noi dormiremo nella nostra confusione, ec. Noi meritammo di perire nel nostro obbrobrio per aver peccato, come abbiam fatto, e per non avere ascoltata la voce del nostro Dio, che a se ci richiamava. Così vengono a confessarsi degni de' più tremendi gastighi e a riconoscere, che con giustizia son flagellati.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap