Lettera II a Timoteo - 1

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008

BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 Paolo Apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, secondo la promessa della vita, la quale è in Cristo Gesù:1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù,
2 A Timoteo figliuolo carissimo, grazia, misericordia, pace da Dio Padre, e da Cristo Gesù Signor nostro.2 a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.
3 Rendo grazie a Dio, cui co' pro genitori io servo con pura coscienza, perché assiduamente ho memoria di te nelle orazioni mie notte, e giorno,3 Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno.
4 Bramoso di vederti (ricordandomi delle tue lagrime) per ricolmarmi di gaudio,4 Mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia.
5 Richiamandomi alla memoria quella, che è in te, fede non finta, quale ella fu prima nell'avola tua Loide, e nella madre tua Eunice, e sono certo, che è anche in te.5 Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te.
6 Per la qual cosa ti rammento di ravvivare la grazia di Dio, che è in te mediante l'imposizione delle mie mani.6 Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani.
7 Imperocché non ha dato a noi Iddio uno spirito di timidità, ma di fortezza, e di dilezione, e di saggezza:7 Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
8 Non volere adunque arrossirti della testimonianza del Signor nostro, né di me prigioniero per lui: ma partecipa ai travagli del vangelo secondo la virtù di Dio:8 Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
9 Il quale ci ha liberati, e ci ha chiamati con la vocazione sua santa, non per le opere nostre, ma secondo il suo proponimento, e secondo la grazia, la quale a noi è stata data in Cristo Gesù, prima che cominciasser i secoli.9 Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità,
10 Ma si è manifestata adesso per l'apparizione del Salvator nostro Gesù Cristo, il quale e ha distrutta la morte, e ha rivelata la vita, e l'immortalità per mezzo del vangelo:10 ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo,
11 Pel quale sono stato io costituito predicatore, e Apostolo, e dottor delle, genti.11 per il quale io sono stato costituito messaggero, apostolo e maestro.
12 Per la qual cagione eziandio queste cose io patisco, ma non ne arrossisco. Imperocché conosco, di chi mi sono fidato, e son certo, che egli è potente a conservare il mio deposito sino a quella giornata.12 È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti in chi ho posto la mia fede e sono convinto che egli è capace di custodire fino a quel giorno ciò che mi è stato affidato.
13 Tieni la forma delle sane parole, che hai udite da me con la fede, e la carità in Cristo Gesù.13 Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù.
14 Custodisci il buon deposito per mezzo dello Spirito Santo, che abita in noi.14 Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.
15 Tu sai, come si sono da me alienati tutti quelli, che sono nell'Asia, tra' quali è Figello, ed Ermogene.15 Tu sai che tutti quelli dell’Asia, tra i quali Fìgelo ed Ermògene, mi hanno abbandonato.
16 Faccia il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo: perché spesso mi ha ristorato, e non si è vergognato della mia catena:16 Il Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non si è vergognato delle mie catene;
17 Anzi arrivato egli a Roma, cercò premurosamente di me, e mi trovò.17 anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché non mi ha trovato.

Note:
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap