VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008
5,1:Vidi un volume, che svolazzava. I libri essendo allora lunghe membrane, che si avvolgevano a un ba stoncello, quando erano aperti, e svolti erano agitati da ogni piccolo vento, onde parea che volassero.
5,3:Questa è la maledizione, ec. Vale a dire: in questo libro è scritta la condannagione, e il supplizio, a cui sono destinati i peccatori di tutta quanta la terra, con dannagione, che tosto sarà eseguita. La maggior parte degli Interpreti suppongono, che per tutta quanta la terra, debba intendersi tutta la Giudea; e veramente siccome trai condannati si pongono quelli, che giurano il falso nel nome di Dio vers. 4., sembrerebbe perciò, che a' Giudei solamente fosse diretta la minaccia del Signore. Si può per altro rispondere, che giurare il falso nel nome di Dio è posto qui per un esempio de' peccati contro Dio, come il ladroneccio per esempio dei peccati, che commettonsi contro il prossimo, onde potrebbe benissimo intendersi minacciato il gastigo e a' Giudei, e a tutti i peccatori della terra. Un simile libro fu gia veduto da Ezechiele cap. II. 9. Ma la prima sentenza è più probabile per quel che dicesi vers. 9. 10. 11.
5,4:Io lo metterò fuora, ec. Vale a dire, quel volume, o sia la maledizione scritta in quel volume, la qual ma ledizione si poserà sopra le case dei peccatori, e le struggera.
5,6:Ell’'è un'anfora, che vien fuora: ec. In vece di anfora nell'Ebreo è un epha, misura, che conteneva la decima parte di un coro, ed è qui posta come un vaso, in cui voglia mettersi qualche cosa.
Ella è quello, ch'ei veggono in tutta la terra. La malvagità degli uomini in tutta la terra è tale e tanta, ch'ei non veggono altra cosa, non badano ad altro, che a em piere questo vaso, e a colmarlo se possono delle loro iniquita.
5,7-8:Ed ecco un talento di piombo. Ovvero un globo, una massa di piombo. Il peso del piombo (come notò s. Girolamo) dinota la gravità delle colpe, e parimente de' supplizi, co' quali Dio vuol punirle.
E' una donna, che sedeva in mezzo all'anfora. In quell'anfora assai grande sedeva una donna, che avea il petto, e la testa fuori dell'anfora, e il rimanente del corpo dentro di essa. Questa donna era l'empietà, e l'Angelo fece, che la donna con tutto il suo corpo cadesse nell'anfora, e sopra la bocca dell'anfora pose il globo di piombo, e la turò: perocchè essendo già piena la misura de' peccati venne sopra i peccatori il pesantissimo, e irreparabil gastigo.
5,9-11:Venner fuora due donne, ec. Queste donne alate, che hanno ale di nibbio, uccello rapacissimo, pare, che possano essere figura di Nabuchodonosor, e di Nabuzardan, i quali rapidamente trasportarono l'anfora dell'empietà, cioè i Giudei empi e peccatori, nel paese di Sennaar, o sia a Babilonia; o forse più veracemente queste due donne posson esser figura di Tito, e di Adriano, che spersero gli Ebrei traditori, e omicidi del Cristo per tutto l'impero romano; perocchè siccome per Babilonia intendesi nelle Scritture anche Roma pagana, cosi pella terra di Sennaar può intendersi l'impero Romano, e il mondo tutto divenuto per gli Ebrei terra di Sennaar. E la durazione di questa ultima cattività degli stessi Ebrei, è molto bene significata mentre si dice, che questi empi ostinati, e quasi rinchiusi nella loro stessa incredulita avranno casa, e base stabile nella terra del loro esilio, cacciati per sempre da quella terra data da Dio a' padri loro per essere retaggio perpetuo di Israele, s' ei non fosse stato infedele al suo Dio, e non avesse colmata la mi sura delle sue iniquita coll'uccisione del suo Messia. Terra di Sennaar vuol dire terra di scuotimento, di sbattimento.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap