Lettera II ai Tessalonicesi - 1

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Ringrazia Dio della fede, e della pazienza de' Tessalonicesi nelle persecuzioni, per le quali dice, che riceveranno eglino la gloria, e i loro avversar} la punizione nel dì del giudizio. Prega per essi, affinchè sian fatti degni della vocazione di Dio.

1Paolo, e Silvano, e Timoteo, alla Chiesa de' Tessalonicesi in Dio Padre nostro, e nel Signore Gesù Cristo.
2Grazia a voi, e pace da Dio Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
3Dobbiam noi sempre rendere grazie a Dio per voi o fratelli, come è convenevole, perché la vostra fede più e più va crescendo, e sfoggia di ciascheduno di voi in mutua carità:
4Talmente che noi stessi pur ci gloriamo di voi nelle Chiese di Dio, della pazienza, e fede vostra in mezzo a tutte le persecuzioni, e tribolazioni vostre, che son da voi sopportate
5In argomento del giusto giudizio di Dio perché siate tenuti degni del regno di Dio, per cui anche patite:
6Dappoiché ella è cosa giusta dinanzi a Dio il render tribolazione a coloro, che vi tribolano:
7E a voi tribolati riposo con noi, all'apparir, che farà dal cielo il Signore Gesù co' potenti angeli suoi,
8In un incendio di fiamme, facendo vendetta di coloro, che non han conosciuto Dio, e non ubbidiscono al vangelo del Signor nostro Gesù Cristo:
9I quali saranno puniti di eterna perdizione dalla faccia del Signore, e dalla potente sua gloria:
10Allorché egli verrà ad esser glorificato ne' suoi santi, e a rendersi mirabile in tutti coloro, che hanno creduto (dappoiché è stata prestata fede alla nostra testimonianza presso di voi) in quella giornata.
11Per la qual cosa preghiam sempre per voi: che il nostro Dio vi faccia degni della sua vocazione, e compisca tutta la buona sua volontà, e l'opera della fede col (suo) potere,
12Affinchè in voi sia glorificato il nome del Signor nostro Gesù Cristo, e voi in lui, per la grazia del nostro Dio, e del Signor Gesù Cristo.
Note:

1,1:Alla Chiesa dei Tessalonicesi in Dio ec. Alla Chiesa di Tessalonica congregata nel nome, e nella fede di Dio Padre e del Figliuol suo Gesù Cristo.

1,3:Dobbiam noi sempre render grazie a Dio ec. Simili rendimenti di grazie, Rom. I. 8., I. Cor. 1. 4, 5. Filipp. I.3.4.

1,4:Ci gloriamo di voi.... della pazienza, e fede vostra ec. Vi celebriamo, vi portiamo per esempio alle altre Chiese. Ed è da notare, come alla pazienza aggiunge la fede, perchè la ferma fede e la speranza de' beni futuri è il fondamento della pazienza cristiana.

1,5:In argomento del giusto giudizio di Dio, perchè siate ec. Le persecuzioni, e i mali, pei quali dispone la providenza divina, che passino i giusti, sono argomento del terribil giudizio, che fara Dio degli empi nella vita avvenire. Imperocchè, come dice l'Apostolo Pietro, se prima da' fedeli comincia il giudizio, quale sarà la fine di coloro, che non credono al Vangelo di Dio? I. Pet. II. Voi dunque (dice l'Apostolo a' suoi Tessalonicesi ) soffrite le tribolazioni presenti, primo, perchè alla vista di quel che patite, si atterriscano i peccatori, e temano quel che è riserbato per essi in futuro; secondo, affinchè provati, come oro nella fornace, siate da Dio stesso riputati degni del regno celeste.
Per cui anche patite. Sembra, che voglia l'Apostolo indicare il motivo, per cui erano perseguitati questi fedeli dagli empi, vale a dire, perchè credevano in Cristo, e da lui speravano la gloria e la partecipazione del suo regno.

1,6-8:Da poichè ella è cosa giusta dinanzi a Dio ec. Spiega in questo, e ne' due seguenti versetti quello, che aveva detto nel precedente, quanto ad ambedue le sue parti. Quand'anche Dio nulla avesse promesso a' buoni, e nulla minacciato a' cattivi, ella era nulladimeno cosa degna della bonta e della giustizia di Dio, che egli rendesse il contraccambio a chi patisce per lui, e il contraccambio a coloro, i quali fanno patire i buoni, per questa stessa ragione, che sono servi ubbidienti a Dio; quanto più ciò è giusto dopo tante promesse e tante minacce? Quindi, segue a dire l'Apostolo, color, che ora vi tribolano, avranno a suo tempo tribolazione: voi tribolati avrete riposo con noi, divenuti compagni nostri ella ricompensa e nella mercede eterna, come adesso nella tribolazione, allorchè Gesù Cristo verrà dal cielo accompagnato dagli Angeli, ministri di sua potenza, ed esecutori della sua volontà; allorchè con fuoco sterminatore farà egli vendetta de' reprobi.

1,9:I quali saranno puniti di eterna perdizione dalla faccia ec. Condannati alla perdizione di anima e di corpo, perdizione, che non avrà mai fine. La condanna, e la perdizione eterna di questi miseri verrà dalla faccia, dalla presenza dell'irato loro Giudice: un solo sguardo del Signore, il quale si farà ad essi vedere rivestito di tutta l'onnipossente sua maestà, un solo sguardo di lui basterà per la rovina e perdizione degli empi, i quali a tal vista non potran reggere e pregheranno i monti, che cadan sopra di loro, e i colli, che gli riparino dalla faccia del Signore sedente sul trono della sua gloria.

1,10:Allorchè egli verrà ad esser glorificato ec. E quello, che a dismisura accrescerà la pena e il dolore degli empi, sarà, che tutti questi mali piomberanno sopra di loro in quella giornata stessa, in cui il Signore tutti spiegando i tesori della sua bontà e liberalità verso dei santi, apparirà infinitamente glorioso, e mirabile in essi, ricolmandogli di felicità e di gloria per aver creduto, come di fatto la testimonianza renduta da noi Apostoli al Vangelo è stata abbracciata con fede tra di voi. Tale è l'ordine e il senso, che mi è paruto più naturale, e più semplice di quelle parole (dapoichè è stata prestata fede ec.) con le quali l'Apostolo adatta a' suoi Tessalonicesi quello, che in generale aveva detto della beata sorte de' santi, e dei credenti.
Altri poi leggono dette parole senza parentesi, e le interpretano in questo modo: Dio apparira mirabile in coloro, che hanno creduto, tra' quali siete pur voi, perche avete creduto alla nostra testimonianza, vale a dire alla verità di quello, che intorno a quel giorno e intorno al giudizio futuro noi abbiam predicato.

1,11:Vi faccia degni della sua vocazione, e compisca ec. Domandiamo al Signore, che faccia si, che viviate nel mondo in maniera degna della vocazione, a cui vi ha per sua grazia chiamati, Efes. IV. 1., ed egli con la sua potenza compisca in voi (mediante il dono della finale perseveranza) la buona e liberale volontà sua, per cui a tal gloria vi elesse ab eterno; lo che egli fara, rendendo in ogni parte compiuta e perfetta l'opera della fede già in voi principiata. Intende ciò l'Apostolo della fede viva accompagnata dalla carità, e da tutte le Cristine virtù. Il Grisostomo, Teofilatto, e altri Padri Greci per l'opera della fede intendono la pazienza nelle tribolazioni sofferte per Cristo, nelle quali spicca grandemente la fede.

1,12:Affinche in voi sia glorificato ec. La fede, l'amore e la costanza de' servi nel soffrire i mali e le persecuzioni per la causa del padrone, amplissima messe di gloria rendono allo stesso padrone, la grazia del quale trionfa ne' medesimi servi delle debolezze, e infermità della natura; e la stessa fede e costanza, che i santi hanno per Gesù Cristo, ella è la gloria de' medesimi santi, gloria, della quale sono debitori alla grazia di Dio per Gesù Cristo, la quale e radice di ogni bene per noi, I. Cor. XV. 10.

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