Salmi - 129

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Chiede con grande affetto il perdono de' peccati, e promette la redenzione di Israele.

1Cantico dei gradi.Dal profondo alzai le mie grida a te, o Signore: esaudisci, o Signore, la mia voce.
2Siano intente le tue orecchie alla voce di mia preghiera.
3Se tu baderai, o Signore, alle iniquità chi, o Signore, sostenersi potrà?
4Ma in te è clemenza, e a causa della tua legge io ho confidato in te, o Signore.
5L'anima mia si è affidata alla sua parola: l'anima mia ha sperato nel Signore.
6Dalla vigilia del mattino, fino alla notte speri Israele nel Signore.
7Perché nel Signore è misericordia, e redenzione copiosa presso di lui.
8Ed ei redimerà Israele da tutte le sue iniquità.
Note:

129,1:Dal profondo alzai le mie grida a te, o Signore: esaudisci, o Signore, la mia voce. Dall'abisso dei mali t'invocai o Signore. La grandezza delle miserie e corporali e spirituali e sovente espressa nelle Scritture col paragone di un abisso, ovver mare profondo. Così Psal. LXVIII. Venni in alto mare, e la tempesta mi ha sommerso. Tutta la serie di questo bellissimo e tenerissimo salmo ci induce a credere, che queste sieno parole, di un'anima, la quale col lume della divina grazia, comprende l'abisso di mali, nel quale si è precipitata peccando, e a Dio ricorre per impetrare misericordia e perdono. La chiesa è usa di recitarlo sovente in persona delle anime de' defunti, che sono in purgatorio, perchè questo è luogo profondo, ed è luogo di esilio per le anime, le quali benchè passate all'altra vita nella carità, avendo de' debiti da soddisfare sono ivi ritenute fino a tanto, che abbiano pagato (come dice Cristo) fino all'ultimo picciolo, prive del cospetto di Dio, e soffrendo molti e gravi tormenti.

129,3:Chi, o Signore, sostenersi potrà? Se tu vorrai disaminare, e considerare i peccati degli uomini, e punirli secondo il loro merito, chi, o Signore potrà sostenere, non dirò il peso dell'ira tua, ma anche il rigore di tal disamina? Non volere adunque farla con noi solamente da giudice, ma sii anche misericordioso con noi e benigno; perocchè la nostra speranza non è riposta ne' nostri meriti, ma nella tua sola misericordia.

129,4-5:Ma in te è clemenza, ec. Ma è proprio di te l'usare benignità verso de' peccatori, e le promesse fatte da te nella tua legge, sostengono la speranza, che io ho in te. Tu hai promesso di accogliere il peccator penitente, che a te ritorni; in quell'ora, in quel punto, che egli dolente de' falli suoi a te si rivolga. Tu diresti di riceverlo con benignità e compassione: queste promese son la mia vita e la mia salute: in queste si nitida, e si consola l'anima mia, che e già come salva per la speranza che io ho in te.

129,6-7:Dalla vigilia del mattino, ec. Dalla punta del dì fino alla notte. E una maniera di parlare, che vuol dire tutto il dì, cioe sempre in ogni tempo speri nel Signore Israele, perché in ogni tempo nel Signore è misericordia, ed egli non solo è Salvatore degli uomini, ma con generosa e liberale misericordia li salva: perocchè non solo li libera da grandissimi mali, ma d'infiniti beni gli arricchisce per Gesù Cristo, in cui abbiamo la redenzione mediante il sangue di lui, Ephes. I. 7.. ed egli è Salvatore di tutti gli uomini, ma particolarmente dei fedeli; vale a dire, di quel popolo, che crede in lui, cioè dello spirituale Israele, il quale i frutti gode della copiosa sua Redenzione.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap