Primo libro de' Maccabei - 1

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Morto Alessandro il Grande, il quale avea vinto Dario, succede finalmente nella Grecia Antioco l'illustre, sotto del quale alcuni scellerati figliuoli d'Israele profanarono Gerusalemme, e Antioco, vinto Tolomeo re di Egitto, assalisce Gerusalemme, e portati via tutti i vani del tempio, e i tesori, fa una grande strage, donde nacque gran lutto; e il simile fece l'esaltare de' tributi mandato dà lui, incendiata Gerusalemme, e menata gran gente in ischiavitù. Antioco dà a' Giudei delle leggi da idolatri, tolte tutte qualile le cerimonie del di cui culto, e alzato l'idolo della desolazione, trucida i miseri, che resistevano: gli editti di lui sono abbracciati dà un gran numero di empi, ma rigettati dai pii uomini pronti a soffrir piuttosto la morte.

1Or egli avvenne,che Alessandro figliuolo di Filippo, re de' Macedoni a il quale regnò il primo nella Grecia, essendo uscito dal paese di Cethim, sconfisse Dario re de' Persian' e de' Medi:
2Vinse molte battaglie, ed espugnò dappertutto le città forti, e uccise i re della terra.
3E si avanzò sino agli ultimi confini del mondo, e si arricchi colle spoglie di molte nazioni, e la terra si tacque dinanzi a lui.
4E mise insieme un esercito poderoso e di straordinario valore, e il cuore di lui si innalzò, e si inalberò.
5E si rendè padrone delle provincie delle nazioni e dei tiranni, i quali divennero suoi tributarii.
6E quindi si allettò, e si conobbe mortale.
7E chiamò i suoi servi i nobili, i quali erano stati educati con lui dalla prima età, e divise loro il suo regno, mentre era tuttora vivo.
8Regno Alessandro dodici anni, e mori.
9E i suoi servi occuparono il regno, ciascheduno nella sua provincia:
10E si cinser tutti il diadema quand' ei fu morto, e dopo di essi i loro figliuoli per molti anni: e le miserie si moltiplicarono sopra la terra.
11Di là usci quella infetta radice, Antioco Epiphane, figliuolo del re Antioco: egli era stato in ostaggio a Roma, e pervenne al regno l'anno cento trentasette del regno dei Greci.
12In quel tempo venner fuori degl'iniqui figliuoli di Israele, i quali miser su molti altri dicendo loro: Andiamo, e facciam lega colle nazioni circonvicine; perocche dopo che noi ci siamo apportati da esse, non abbiamo veduto se non disastri.
13E quegli approvarono questo discorso.
14E alcuni del popolo risolulamente andarono al re; ed egli diede loro facoltà di vivere secondo i costumi delle genti.
15Ed eglino edificarono un ginnasio in Gerusalemme secondo l'uso delle nazioni:
16E abolirono il segno della circoncisione: e abbandonarono il Testamento santo, e si unirono colle nazioni, e si venderono per mal fare.
17E Antioco stabilitosi nel suo regno intraprese di farsi re anche dell'Egitto, e di avere il dominio di due regni.
18Ed entrò nell'Egitto con numeroso esercito, con cocchi ed elefanti e cavalieri e con gran numero di navi:
19E diede battaglia a Tolomeo re d'Egitto; e Tolomeo temè l'incontro, e si fuggi, e molti furon feriti e uccisi.
20E quegli espugnò le città forti dell'Egitto, e saccheggio tutta il paese.
21E dopo di aver desolato l'Egitto, Antioco tornò indietro l'anno cento quarantatrè, e s'incamminò contro Israele,
22E arrivò a Gerusalemme con grosso esercito.
23Ed entrò arrogantemente nel luogo santo, e si prese l'altare d'oro e il candelabro colle lampane e tutti i vasi e la mensa di proposizione e i vasi delle libagiani e le coppe e i turiboli d'oro e il velo e le corone e l'ornato di oro, che stava sulla facciata del tempio, e fece tutto in pezzi.
24E prese l'argento e l'oro e i vasi preziosi, e portò via i tesori nascosti, che ritrovò, e dato il sacco ad agni cosa, se n'andò al suo paese;
25Avendo trucidala molta gente, e avendo parlato con gran superbia.
26E grande fu il tutto in Israele e in tutto il paese.
27E i principi e i seniori gemevano; i giovani e le fanciulle erano senza fiato; e la beltà delle donne spari.
28Tutti gli sposi novelli menavan duolo e piangevan le spose sedendo sul letto nuziale:
29E si commosse la terra per pietà dei suoi abitatori, e tutta la casa di Giacobbe fa nell'obbrobrio.
30E di li a due intieri anni il re mandò il soprintendente de' tributi pelle città di Giuda, il quale arrivò a Gerusalemme con gran comitiva.
31E parlò alla gente benignamenle, ma con inganno; e quelli se ne fidarono.
32Ma egli repentinamente assalì i cittadini, e ne fece gran macello, e trucidò moltissima gente d'Israele.
33E spoglio la città, o vi mise il fuoco; e ne distrusse le case e le mura all' intorno:
34E menarono schiave le donne, e presero i ragazzi e i bestiami.
35E cinsero la città di David di muraglia forte e grande e di massicce torri, ed ella serviva loro di fortezza.
36E vi misero gente malvagia, uomini iniqui i quali vi si afforzarono, e vi radunarono armi e viveri; e messe insieme le spoglie di Gerusalemme,
37Ivi le riposero: ed essi furono un gran flagello,
38Stando ivi in aguato contro del luogo santo, e divennero un cattivo diavolo per Israele.
39E spargevano il sangue innocente attorno al luogo santo, e contaminarono il santuario.
40E per causa loro si aggirano gli abitanti di Gerusalemme, ed ella divenne stanza degli stranieri e straniera al suo popolo; e i suoi figliuoli l'abbandonarono.
41Il suo santuario restò in abbandono, come un deserto; le sue feste solenni si cambiarono in tutto, e i suoi sabati in obbrobrio e i suoi onori andarono in fumo.
42La sua ignominia fu proporzionata alla sua gloria, e la sua grandezza fini in pianti.
43E il re Antioco spedì lettere per tutto il suo regno, perché si riunisser tutti in un sol popolo, e rinunziasse ciascuno alla propria legge.
44E tutte le genti si accordarono in obbedire al comando del re Antioco;
45E molti d'Israele si sottomisero a questa schiavitù, e sacrificarono agl'idoli, e violaron il sabato.
46E mandò il re suoi messaggieri a Gerusalemme e per tutte le città di Giuda con lettere, affinché abbracciasser le leggi delle nazioni della terra,
47E proibissero, che gli olocausti e i sacrifizj e le oblazioni si facessero al tempio di Dio,
48E che non si santificasse il sabato, nè le solennità:
49E ordinò, che si profanassero i luoghi santi e il popol santo d'Israele.
50E ordinò che si ergessero altari e templi e idoli, e si immolasscro carni di porco e bestie immonde,
51E non circoncidessero i propri figliuoli, e si contaminassero con ogni sorta d'immondezze e di abominazioni, affinché si dimenticassero della legge di Dio, e conculcassero tutti i precetti di Dio.
52E che tutti quelli che non obbedissero all'ordine del re Antioco, fossero messi a morte.
53Di tal tenore furon le lettere spedite da lui per tutto il suo regno, e deputò magistrati, che costringessero il popolo a far tali cose.
54E questi comandarono alle città di Giuda, che sacrificassero.
55E molti del popolo si unirono con quelli, che avean abbandonata la legge del Signore, e fecero del male assai nel paese:
56E obbligarano il popolo d'Israele a fuggirsi in parti rimote e in luoghi, dove tener nascosta la loro fuga.
57Ai quindici del mese di Casleu, l'anno cento quarantacinque, il re Antioco eresse l'idolo abominevole della desolazione sopra l'altare di Dio, e si eressero altari da tutte le parti in tutte le città di Giuda:
58E davanti alle porte delle case e per le piazze abbruciavano incensi, e facevan sacrifizj:
59E stracciati i libri della legge di Dio, li gettavano ad ardere nel fuoco.
60E se presso alcuno trovavano i libri del Testamento del Signore, e se alcuno osservava la legge del Signore, erano trucidati a tenor dell'editto del re.
61Cosi violentemente trattavano il popol d'Israele, che trovavasi nelle città ogni mese.
62E ai venticinque del mese eglino facean sacrifizj sopra l'altare, che era dirimpetto all'altare di Dio.
63E le donne, che avesser circoncisi i loro figliuoli, erano trucidate secondo l'ordine del re Antioco,
64E impiccavano i bambini pel collo in tutte le case loro, e trucidavano chi gli avesse circoncisi.
65Ma molti del popolo d'Israele fermarono dentro di se di non mangiar cibi immondi, ed elessero di piuttosto morire, che contaminarsi con impure vivande:
66E non vollero violare la legge santa di Dio, e furono trucidati.
67E grande oltremodo fu l'ira contro quel popolo.
Note:

1,1:Or egli avvenne, che Alessandro ec. Si e gia veduto piu volte la particola congiuntiva posta secondo l'uso degli Ebrei ai principio de' libri santi. Alessandro cognominato il Grande si dice che fu il primo a regnare nella Grecia, perché quantunque il re Filippo suo padre avesse avuto a sua divozione quasi tutto quel paese dopo la battaglia di Cheronea; contuttociò del solo Alessandro si può dire, che regnasse veramente, e assolutamente nella Grecia dopo che ne' principii del suo regno vinti di nuovo i Greci, e distrutta Tebe, ridusse tutti quei popoli a ricevere il giogo. Il Greco legge il quale dapprima regnò nella Grecia; ma la lezione della nostra volgata si sostiene benissimo, come si è detto.
Uscito dal paese di Cethim. Dal piccolo regno della Macedonia. Sconfisse Dario, ec. Dario detto Condomano, ultimo re di Persia.

1,3:Sino agli ultimi confini del mondo. Fino al Gange e al mare dell'Indie, dove gli antichi credevano, che il mondo finisse.

1,4:E il cuore di lui si innalzò, ec. Le felicità e gli adulatori corruppero il giovane principe, il quale dopo aver dati ne' primi tempi de' grandi esempi di umanità, di moderazione e di saviezza, accecato poscia dalla superbia, ambì fin gli onori divini, e fu crudele verso gli amori migliori, i quali non seppero sopportare la sua vanità.

1,6:Si allettò, e si conobbe mortale. Chi vuole, che la sua malattia venisse dall'aver bevuto eccessivamente e chi dal veleno.

1,7:Divise loro il suo regno, mentre era tuttora vivo. Questo fatto è negato da Giustino e da Quinto Curzio, il quale nero attesta, che ciò era stato detto da altri Scrittori. Ma il racconto di questi rimane indubitato per l'espressa autorità della Scrittura.

1,10:E si cinser tutti il diadema, ec. Que' capitani di Alessandro, tra' quali fu spartito quel vastissimo impero vennero ben presto in discordia tra loro, e si distrussero l'uno dopo l'altro; e finalmente dodici anni in circa dopo la morte di Alessandro, Tolomeo figliuolo di Lago fu re dell' Egitto, Seleuco Nicatore della Siria, Cassandro della Macedonia, e Lisimaco della Tracia e delle vicine provincie.

1,11:Di là usci quella infetta radice, ec. Danno di quei capitani di Alessandro, vale a dire da Seleuco venne la stirpe de' Seleucidi, che regnarono nella Siria, della quale stirpe nacque dipoi Antioco Epiphane figliuolo di Antioco il grande. Questo Antioco detto il grande essendo stato vinto da Scipione l'Asiatico, fratello di Scipione Africano, tralle altre condizioni della pace, che ottenne dai Romani, dovette dare per ostaggio anche questo suo figliuolo. Morto il fratello maggiore Seleuco, Antioco Epiphane tornando da Roma occupò il regno, escluso il giovine Demetrio figliuolo di Seleuco. Di questo Antioco persecutore de' Giudei si può dire, che non vi fu vizio, di cui non fosse macchiato, non fu stravaganza e bestialità, di cui non fosse capace. Egli si dava il titolo di Epiphane come un attributo proprio della divinità, che corrisponde a quello, che i Latini parlando d'alcuno de' loro dei dicevano presente; onde in Orazio si legge: Dio presente sarà riputato Augusto: e perciò nelle medaglie, che tutt' ora si hanno di questo re, il titolo di Epiphane non va mai senza quello di Dio. Ma i suoi sudditi presto gli cambiarono questo titolo in quello di Epimane, che vuol dire pazzo, furioso.
Pervenne al regno l'anno cento trentasette del regno de' Greci. Questo regno de'Greci comincia l'anno del mondo 3692, quando Seleuco dodici anni dopo la morte di Alessandro si fece re dell'Asia, donde l'anno del regno de' Greci si dice ancora l'era de' Seleucidi, vale a dire il punto fisso, da cui si computa il tempo degli avvenimenti, che succedettero sotto i re, che vennero dopo Seleuco, e dopo gli altri, che ebbero parte nella divisione dell'impero di Alessandro.

1,13:Venner fuori degl'iniqui figliuoli d'Israele, ec. capo di tutti era quel Gesù figliuolo di Onia pontefice, il quale travisato il suo nome alla maniera de' Greci si facea chiamare non Gesù, ma Giasone. Questi volendo scavalcare il fratello, andò in primo luogo a offerire ad Antioco grossissime somme di denaro per averne il governo di Gerusalemme, e la permissione di istituire un Ginnasio, ec. Antioco prese il denaro, e concedette tutto quello che gli fu domandato, e morto poco dopo il pontefice Onia, Giasone ebbe quella dignità pel prezzo di tre milasecento sessanta talenti, la quale dignità gli fu tolta tre anni dopo da Menelao suo fratello, che avea saputo caparrarsi la grazia di Antioco con offerte maggiori.

1,15:Edificarono un ginnasio ec. Un luogo che servisse agli esercizii e a' giuochi tanto stimati da' Greci, che usavano di farli con gran solennità in onore de' loro dei. Ognun sa che questi esercizii erano la corsa, la lotta, il disco, il tirar d'arco. Questi giuochi furono dapprima istituiti a formare i corpi della gioventù, e fortificarli per renderli atti alle fatiche militari, ma perduta poi ogni moderazione, il genio per tali esercizii divenne una specie di furore, e questa istituzione per se stessa salubre e lodevole passò ad essere principio di corruzione per la Grecia. Con ragione perciò è riprovata la introduzione di tali esercizi nel popolo Ebreo, il quale si era fin qui astenuto dall'adottare le usanze delle nazioni.

1,16:Si venderono per mal fare. Frase ripetuta più volte nei libri santi. Non fecer conto della libertà, in cui erano nati come adoratori del solo vero Dio, e si soggettarono come schiavi all'iniquità prendendo i riti e i costumi delle nazioni idolatre. Vedi Rom. VII. 14.

1,17:Intraprese di farsi re... dell'Egitto. Tolomeo Filometore era fanciullo, e i suoi tutori chiedevano la Celesiria data in dote alla madre del re pupillo da Antioco il grande, e dipoi ritolta ai re di Egitto. Antioco Epiphane non voleva rendere la Celesiria, e pretendeva di aver egli la tutela di Filometore suo nipote e il governo di quel regno, colla buona intenzione di appropriarsi anche l'Egitto.

1,22:E arrivò a Gerusalemme. Nel tempo che egli assediava Alessandria, si era sparsa nuova, ch' ei fosse morto; della qual nuova fu fatta gran festa in Gerusalemme: quindi l'ira e la crudeltà di Antioco contro Gerusalemme e contro i Giudei.

1,30:Manda il soprintendente de' tributi. Apollonio, che avea seco un esercito di ventidue mila uomini. Vedi 2. Machab. v. 24. 25. 26. Egli aspettò il giorno di sabato per eseguire gli ordini di Antioco.

1,38:Stando ivi in aguato contro del luogo santo, ec. Stavano oculati ad osservare chiunque si accostasse verso del tempio, ed erano sempre pronti a rubare, e uccidere i poveri Ebrei, i quali non potevano rattenersi dal visitare la casa di Dio.

1,43:Si riunisser tutti in un sol popolo, ec. Voleva, che tutti i suoi sudditi prendessero la religione e i costumi dei Greci. Vedi 2. Machab. VI. I. 2. Tacito. I. v.

1,57:Eresse l'idolo abominevole ec.Quest'idolo fu la statua di Giove Olimpio. La cosa era stata predetta da Daniele. Vedi Dan. XI. 31. Macab. VI. 2.

1,61:Così..., trattavano il popolo... ogni mese. Nel libro II. cap. VI. 7. si racconta che ogni mese si celebrava la nascita del re, e che si violentavano gli Israeliti a partecipare a' sacrifizii offerti per la salute di Antioco.

1,62:E a' venticinque del mese eglino facean sacrifizj sopra l'altare, che era dirimpetto all'altare di Dio. Sopra l'altare eretto a Giove Olimpio collocato dirimpetto all'altare degli olocausti.

1,67:E grande oltremodo fu l'ira ec. Intendesi dell'ira di Dio, che si serviva della crudeltà di quel re per punire i peccati del popol suo.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap