Giudici - 1

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


Sotto la condotta di Giuda, e del suo fratello Simone si espugnano moltissime città delle Genti. Othoniel avendo presa Cariath Sepher, prende in moglie Aia figliuola di Caleb colla giunta d'un podere, che s'inaffiava. Si salvano i Chananei tributari.

1Dopo la morte di Giosuè i figliuoli d'Israele consultarono il Signore, e dissero: Chi andrà innanzi a noi contro il Cananeo, e chi sarà il capitano di questa guerra?
2E il Signore disse: Giuda andrà innanzi: ecco che io ho dato nelle sue mani quel paese.
3E disse Giuda a Simeone suo fratello: Vieni meco nella terra toccata a me in sorte, e combatti contro il Cananeo: io poi verrò teco nella terra, che è toccata in sorte a te. E Simeone si unì con lui.
4E Giuda si mosse, e il Signore li fè vincitori del Cananeo, e del Pherezeo: e uccisero in Bezec dieci mila uomini.
5Imperocché s'incontrarono in Bezec con Adonibezec, e combatterono con lui, e misero in rotta i Cananei, e i Pherezei.
6E Adonibezec si fuggì: ma quelli lo inseguirono, e lo presero, e gli tagliarono i pollici delle mani, e de' piedi.
7E disse Adonibezec: Settanta re, a' quali erano stati tagliati i pollici delle mani e dei piedi mangiavano sotto la mia mensa i miei avanzi: Dio mi ha renduto quello che ho fatto altrui. E lo condussero a Gerusalemme, e ivi morì.
8Imperocché i figliuoli di Giuda avendo assediata Gerusalemme la presero, e vi fecero un gran macello, e diedero tutta la città alle fiamme.
9E di poi andarono a combattere contro il Cananeo abitante nella montagna, e a mezzodì nelle pianure.
10Indi Giuda si mosse contro il Chananeo che abitava in Hebron (detta in antico Cariath-Arbe), e mise in rotta Sesai, e Ahiman, e Tholmai:
11E partitosi di colà andò contro gli abitanti di Dabir, di cui l'antico nome era Cariath-Sepher, vale a dire città delle lettere.
12E Caleb disse: Io darò per moglie Axa mia figlia a chi prenderà Cariath-Sepher, e la distruggerà.
13E avendola presa Othoniel figliuolo di Cenez, fratello minore di Caleb, questi gli diede per moglie Axa sua figlia.
14E mentre ella si partiva col suo marito, questi l'avvertì di chiedere a suo padre un campo. Ed ella standosi sopra il suo asino avendo gettato un sospiro le disse Caleb: Che hai?
15Ed ella rispose: Dammi la benedizione: giacché mi hai dato un terreno asciutto, dammene ancor uno che si possa inaffiare. Le diede adunque Caleb una terra che s’inaffiava da sommo ad imo.
16Ma i figliuoli di Cineo parente di Mosè andarono dalla città delle palme co' figliuoli di Giuda nel deserto che era nella porzione di questi a mezzodì della città di Arad, e abitarono con loro.
17Giuda poi mosse con Simeone suo fratello, e assalirono il Cananeo che abitava in Sephaath, e ne fecer macello. E alla città fu dato il nome di Horma, cioè Anatema.
18E Giuda s'impadronì di Gaza col paese circonvicino, e di Ascalone, e di Accaron colle loro adiacenze.
19E il Signore fu con Giuda, e si fe' padrone delle montagne; ma non potè levarsi d'intorno gli abitanti della valle che aveano gran numero di cocchi armati di falci.
20E diedero Hebron a Caleb, secondo l'ordine di Mosè, e quegli ne sterminò i tre figliuoli di Enac.
21Ma quanto alli Jebusei che abitavano in Gerusalemme, i figliuoli di Beniamin non li distrussero: e abitò lo jebuseo co' figliuoli di Beniamin in Gerusalemme, come anche in oggi.
22Parimente la casa di Giuseppe mosse contro Bethel, e il Signore fu con essi.
23Imperocché nel tempo che assediavano quella città, la quale pell’avanti chiamavasi Luza,
24Osservarono un uomo, che usciva dalla città, e gli dissero: Insegnaci la via per entrare nella città, e userem teco misericordia.
25E quegli avendola loro insegnata, misero a fil di spada tutti i cittadini: ma diedero libertà a quell’uomo, e a tutta la sua famiglia.
26E questi, liberato che fu, andò nella terra di Helthim, e vi edificò una città, cui diede il nome di Luza: e così si chiama anche al dì d'oggi.
27Manasse parimente non distrusse Bethsan, e Thanac co’ loro villaggi, nè gli abitanti di Dor, e di Jeblaam, e di Mageddo co' loro villaggi, e cominciarono i Cananei ad abitare insieme con lui.
28Ma dopo che Israele ebbe ripreso forze, se li fè tributarii, e non volle distruggerli.
29Ephraim similmente non isterminò i Cananei, che erano in Gazer, ma abitò con essi.
30Zabulon non distrusse gli abitanti di Cetron, e di Naalol: ma i Cananei abitarono con lui, e furono suoi tributarii.
31Anche Aser non distrusse gli abitanti di Accho, e di Sidone, e di Ahalab, e di Achazib, e di Helba, e di Aphec, e di Rohob:
32E si stette in mezzo ai Cananei abitatori di quel paese, e non gli sterminò.
33Allo stesso modo Nephtali non distrusse gli abitatori di Bethsames, e di Bethanath; ma dimorò tra' Chananei abitatori di quella terra, e i Bethsamiti, e i Bethaniti furon suoi tributarii:
34Ma gli Amorrhei serrarono i figliuoli di Dan sulla montagna, nè lasciaron loro il modo di scendere alla pianura:
35E abitarono (gli Amorrhei) sul monte Hares, che vuol dire Monte de' vasi di terra, in Ajalon, e in Salebim. Ma la casa di Giuseppe li superò, e se li rendè tributarii.
36Or il paese dell'Amorrheo ebbe per confini la salita dello scorpione, Petra, e i luoghi superiori.
Note:

1,1:Dopo la morte di Giosuè ec. Giosuè non avea alla sua morte designato verun successore, e le tribù divise ne' diversi paesi ad esse assegnati, erano rette da' loro capi particolari. Trattandosi adesso di ripigliare la guerra contro gli antichi abitatori della Chananea, il popolo vide la necessità di avere un capo; e perciò ricorre al Signore. Le tribù erano in questo frattempo cresciute di forza e di numero d'uomini da poter venire a capo di tale impresa; e Dio senza destinare verun condottiero particolare, comanda, che la tribù di Giuda cominci la guerra. Ella era più forte e numerosa d'ogni altra tribù.

1,3:Disse Giuda a Simeone ec. La tribù di Simeone avea la sua porzione dentro i limiti della stessa tribù di Giuda, come si è veduto, Jos. XIX.

1,4:In Bene. Dovea essere la capitale di Adonibezec, il quale prendeva il nome dalla signoria di questa città. S. Girolamo parla di due villaggi detti Bezee vicini l'uno all'altro, e distanti diciassette miglia da Sichem verso Scitopoli.

1,6:Gli tagliarono i pollici delle mani e dei piedi. Per giusto giudizio di Dio fu fatto a lui quello, che egli avea fatto a tanti altri, il troncamento de' pollici rendeva l'uomo incapace di maneggiare le armi; e si legge avvenuto talora trai Romani, che qualche padre mutilasse in tal guisa i figliuoli per esimerli dall'andare alla guerra: quindi secondo alcuni il titolo di poltrone venne dal pollice troncato.

1,7:Settanta re. Quasi ogni città aveva il suo signore in quei tempi; e non è impossibile che di una stessa città più regi fossero stati vinti e trattati in tal modo l'un dopo l'altro da questo tiranno. Sembra, che ei si convertisse, e riconosciuto il vero Dio, morisse penitente.

1,8:Avendo assediata Gerusalemme la presero. Nel capo X di Giosuè si racconta, come fu fatto prigioniero e ucciso Adonisedech re di Gerusalemme: quindi comunemente si crede, che Gerusalemme fosse allora occupata degli Ebrei; ma di poi li Jebusei, che eran padroni della città di Sion, aveano ripresa quella città; onde quelli di Giuda la espugnaron, e in certo modo la purgarono dalle sozzure dell'idolatria col darla alle fiamme, dovendo ella diventare sede della religione e capitale del popol di Dio.

1,10:Giuda si mosse contro il Chananeo, che abitava in Hebron. Da questo versetto fino al 16 è raccontata la spedizione descritta, Jos. XV. 11., ec. ed è ripetuta in questo luogo forse per significare, come non fu necessario, che i figliuoli di Giuda si desser briga per impadronirsì di Hebron. Perocchè questa città era già stata soggiogata, vivente ancor Giosuè.

1,16:

1,17:Il Chananeo, che abitava in Sephaath. Si crede, che sia la stessa città di Sephata, di cui si parla, 2. Paral. XIV. 9. 10.

1,19:Ma non poté ec. Con ragione credono molti interpreti, che queste parole sieno qui poste come prese dalla bocca degli Ebrei, i quali volendo scusarsi di non avere sterminate quelle genti, a coprire la poca loro fede e la infingardaggine e pusillanimità davan a stessa risposta: Non abbiam potuto, e quelle genti hanno cocchi ferratti; onde con amara ironia furono perciò proverbiati da Giosuè cap. XVII. 18. Da una parte adunque la diffidenza e il poco coraggio, dall'altra parte una falsa pietà, che indusse gli Ebrei a lasciare tranquilli gli avanzi delle nazioni da Dio maledette, e a tollerare di vivere in varii luoghi insieme con esse, fu l'origine di grandissimi mali per Israele.

1,24:Osservarono un uomo, che usciva dalla città. Sembra, che quest' uomo venisse a darsi volontariamente nelle mani degli Ebrei persuaso forse da' miracoli fatti da Dio in favor degli Ebrei, che la sua patria dovea cadere nella loro mani, e che Dio ne avea dato ad essi il dominio. Dicendosi nel versetto precedente, che il Signore fu cogli Ebrei 'a questa conquista, pare, che il fatto di quest'uomo avesse qualche cosa di simile al fatto di Rahab, onde egli può forse essere scusato in qualche modo dall'aver tradito la patria.

1,26:Nella terra di Hetthim. Forse nella terra degli Hethei abitanti al mezzodì della Chananea verso l'Arabia Petrea, dove trovavasi una città detta Lussa per testimonianza di Giuseppe Ebreo.

1,36:Il paese dell'Amorrheo ebbe per confini ec. Così dovea essere in antico, ma di poi gli Amorrhei si erano dilatati grandemente nella Chananea, e di là dal Giordano, dove erano Og e Sehon di stirpe Amorrhea.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap