Amos - 1

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 CEI2008


In qual tempo Amos profetaste. Vendetta di Dio contro Damasco, contro i Filistei, Tiro, l'Idumea, e gli Ammoniti, i guati alla quarta iniquità non troveranno pietà.

1Parole di Amos, che fu un pastore di Thecua, rivelate a lui intorno a Israele a tempo di Ozia re di Giuda, e a tempo di Geroboam figliuolo di Gioas, re d'Israele, due anni prima del tremuoto.
2Egli disse: Il Signore ruggirà da Sionne, e da Gerusalemme alzerà la sua voce, e saranno in lutto le più belle pasture, e secche le cime del Carmelo.
3Queste cose dice il Signore: Dopo le tre scelleraggini di Damasco, e dopo le quattro io non la richiamerò perche ella ha infranti sotto le tregge ferrate quelli di Galaad.
4Or io metterò il fuoco alla casa di Azael, e saran divorate le case di Benadad.
5E spezzerò le porte di Damasco, esperderò gli abitatori dalla campagna dell'idolo, e dalla casa di delizie colui, che ha in mano lo scettro, e il popolo della Siria sarà trasportato a Cirene, dice il Signore.
6Queste cose dice il Signore: Dopo le tre scelleraggini di Gaza, e dopo le quattro io non la richiamerò, perchè hanno condotta schiava tutta la gente per rinchiuderla nell'Idumea.
7E io manderò fuoco contro le mura di Gaza, il quale ridurrà in cenere i suoi palazzi.
8E sterminerò gli abitatori di Azoto, e colui, che porta in mano lo scettro di Ascalone, e farò sentire ad Accaron il peso della mia mano, e farò perire gli avanzi de' Filistei, dice il Signore Dio,
9Queste cose dice il Signore: Dopo le tre scelleraggini di Tiro, e dopo le quattro io non la richiamerò, perchè ella ha rinchiusa in ischiavitù tutta quanta la gente nell'Idumea, e non ha avuta memoria dell'alleanza de' fratelli.
10E io manderò fuoco contro le mura di Tiro, il quale ridurrà in cenere i suoi palazzi.
11Queste cose dice il Signore: Dopo le tre scelleraggini di Edom, e dopo le quattro io nol richiamerò, perchè egli ha investito colla spada alla mano il suo fratello, e ha negata a lui la dovuta pietà, ed ha covato pertinacemente il rancore, ed ha conservato l'odio insino al fine.
12Manderò fuoco contro di Theman, il quale ridurrà in cenere le case di Bosra.
13Queste cose dice il Signore: Dopo le tre scelleraggini de' figliuoli di Ammon, e dopo le quattro io non li richiamerò; perocché egli per dilatare i suoi confini ha sventrate le donne gravide di Galaad.
14E metterò il fuoco alle mura di Rabba, il quale divorerà le sue case in mezzo alle strida nel tempo della battaglia, e in mezzo al tumulto nel giorno della distruzione.
15E Melchom anderà in ischiavitù, egli, e i suoi prìncipi insieme, dice il Signore.
Note:

1,1:Due anni prima del tremuoto. Di questo tremuoto parla anche Zaccaria capo XIV. 5. Giuseppe Ebreo scrive, che questo tremuoto fu effetto dell'ira di Dio sdegnato contro il re Ozia, che avea voluto usurpare il ministero sacerdotale, e offerire l'incenso nel tempio di Dio, Antiq. IX. II. Vedi anche s. Girolamo.
Jeroboam, a' tempi di cui profetò Amos, è Jeroboam II. figliuolo di Joas.

1,2:Il Signore ruggirà da Sion, ec. Il Signore, che ha abitazione, e trono, e tempio in Sionne, il vero Dio, da cui vi ribellaste voi, o Israeliti, da quel suo luogo santo farà udire per mezzo de' suoi profeti le terribili sue minaccevoli voci, voci come di leone irato, e fremente, e di là egli verrà a far vendetta de' suoi nemici.
E saranno in lutto le più belle pasture, ec. Amos pastore prende ordinariamente le similitudini, e le metafore dalle cose pastorali, e dalle cose della campagna. Le più belle pasture sono in questo luogo le belle doviziose cittadi del regno di Israele, e delle vicine nazioni, le quali dice il Profeta, che saranno in lutto e in affanno, quando Dio manderà contro di esse i minacciati flagelli, onde rimarranno desolate, e vuote di abitatori. Il Carmelo è messo più volte nelle Scritture come luogo di somma fertilità, e deliziosissimo. Vedi Isai. XVI. 10. XXIX.17. Del rimanente due monti di questo nome sono celebri, uno a mezzodì, dove stava Nabal marito di Abigail I.Reg. XXV.: l'altro verso Tolemaide, dove Elia fece orazione, e ottenne la pioggia. Vedi s. Girolamo, e III. Reg. XVIII.

1,3:Dopo le tre scelleraggini ... e dopo le quattro io ec. Amos principiando dalle minacce contro le genti nemiche di Israele, in primo luogo dimostra, come Dio continua tuttora ad aver cura di questo popolo; in secondo luogo col terrore degli altrui mali procura di inspira re allo stesso Israele il giusto timore, ch'ei debbe avere per se medesimo, riflettendo a quel, che egli ha meritato colla sua sfacciata idolatria, e colle altre sue iniquità. Tre, e quattro sono qui posti come numeri indefiniti, lo che si costuma anche presso i Latini, che dicono, Tre, e quattro volte beati ec., e noi li imitammo nel nostro Volgare. Dice adunque il Signore, che dopo le moltiplicate scelleraggini di Damasco, egli non la richiamerà a ravvedimento, ma la abbandonerà al gastigo meritato particolarmente per le crudeltà esercitate contro gli Israeliti di Galaad; e questa ella è la scelleraggine quarta, cioè l'ultima, la quale aggiunta alle altre molte farà che il Signore dia di mano al flagello. da' tempi della ribellione di Razon contro Salomone, ed egli, e i suoi successori regi di Damasco furon sempre nemici di Israele. Vedi III. Reg. X. 25. XVI. 20. 2. 22. XX. ec. Quello poi, che colmò la misura delle iniquità di Damasco si fu di aver pestati, e tribbiati quelli di Galaad sotto le ruote ferrate, e dentate di quelle tregge, colle quali sull'aia si tribbiavan le paglie dopo che n'era uscito il grano, affinchè servissero di cibo a' bestiami in mancanza di fieni, de' quali non abbondava la Giudea. E ciò fu fatto sotto Azael re, o piuttosto usurpatore del regno di Damasco, come a lui stesso fu predetto da Eliseo. Vedi IV. Reg. VIII. 12. ec. XIII. 4. 7.

1,4:Metterò il fuoco alla casa di Azael ....le case di Benadad. Il fuoco significa la guerra, e la desolazione effetto della guerra; e con tal fuoco, dice Dio, che distruggerà il regno di Azael, e il regno di Benadad figliuolo di Azael. Theglathphalasar assediò, e prese Damasco, e i cittadini di lei trasportò a Cirene, come sta scritto IV. Reg. XIV., o sia a Kir.

1,5:Gli abitatori dalla campagna dell'idolo. Nell'Ebreo si legge: gli abitatori di Behat-Aven; la voce Aven, iniquità (ovvero inutilità), è posta sovente per significare i vani simulacri, e perciò la lezione della Volgata concor da coll'Ebreo, se non che in questa si è espresso quello, che era indicato nell'Ebreo con quel titolo di disprezzo, onde si intende e qui, e là prognosticata la dispersione degli abitatori della casa, ovver del paese pieno di simu lacri, e tutto dedito al culto di essi.
E dalla casa di delizie ec. La nostra Volgata ha interpretato così la voce composta Beth-Aden, che credesi nome proprio di una città della Siria di Damasco.
A Cirene. Intendesi non il paese di Cirene, confinante coll'Egitto, ma di Cirene, ovvero Kir nella Media superiore. Vedi Giuseppe Antiq. IX. 13.

1,6-8:Perchè hanno condotta schiava tutta la gente per rinchiuderla ec. È minacciato il supplizio a Gaza, città marittima dei Filistei, ed anche ad Azoto, Ascalona, e Accaron, perchè i Filistei aveano condotta in ischiavitù tutta la gente di Israele, che aveano potuto prendere, senza distinzione di età, o di sesso, e l'aveano venduta agli Idumei, dove senza speranza di libertà menasser que' miseri Israeliti una vita peggior della morte. Vedi Hieron. Theodor. ec. Del fatto, che è qui accennato, non si ha verun lume nelle Scritture, nè presso Giuseppe Ebreo. Ma in generale l'odio dei Filistei contro il popolo del Signore è dimostrato sovente ne' libri santi. Vedi la pre dizione di Geremia contro Gaza, e contro i Filistei. Jerem. XLVII. XXV.

1,9:E non ha avuta memoria dell'alleanza de' fratelli. Ciò si intende comunemente della stretta amicizia, che fu tra Salomone, e Hiram, re di Tiro, i quali si tratta vano come fratelli. Vedi III. Reg. V. IX., e s. Girolamo, Teodoreto ec. Qualche moderno Interprete vuole, che si accusino i cittadini di Tiro di aver dato occasione a nuove discordie tra' Giudei, e gli Idumei col vendere a questi discendenti di Esaù i figliuoli di Giacobbe, non avendo rispetto alla alleanza, e alla consanguinità, che era tra que' due popoli. Vedi le predizioni di Geremia contro Tiro XXVII. XLVII., ed Ezechiele XXIX.

1,11:Ha covato pertinacemente il rancore, ec. L'odio di Esaù contro Giacobbe durò nei discendenti dello stesso Esaù. Num. XX. 18. Nella espugnazione di Gerusalemme gli Idumei erano nell'esercito di Nabuchodonosor; ma da questo stesso principe furono essi stessi soggiogati, e ridotti in ischiavitù secondo la predizione di Geremia XXV. XVII. Vedi Ezech. XXVII.

1,12:Contro di Theman ....le case di Bosra. Theman, e Bosra erano due città principali della Idumea.

1,13:Per dilatare i suoi confini ha sventrate ec. Ammon ebbe sempre delle pretensioni sopra il paese di Galaad. Vedi Jud. XI. 12. Non sappiamo in qual tempo preciso gli Ammoniti esercitassero contro le donne Ebree di Galaad la orribile crudeltà, che è qui descritta.

1,14:Metterò il fuoco alle mura di Rabba. Questa città, Rabba, era la capitale degli Ammoniti. Isaia, e Geremia predissero la distruzione degli Ammoniti nella guerra, che ad essi fece Nabuchodonosor. Vedi Isai. XV. Jerem. XLIX., ed Ezechiele XXV.

1,15:Melchom anderà in ischiavitù. Melchom è lo stesso, che Moloch, famoso Dio degli Ammoniti. Vedi Jer. XLIX. 12.

Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap