Siracide - 33

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 MARTINI


1Chi teme il Signore non incorre in alcun male,ma nella prova sarà ancora liberato.
2Un uomo saggio non detesta la legge,ma chi finge con essa è come nave in tempesta.
3L’uomo assennato ha fiducia nella legge,per lui è degna di fede come un oracolo.
4Prepara il tuo discorso e così sarai ascoltato,raccogli il tuo insegnamento e poi rispondi.
5Ruota di carro è il sentimento dello stolto,il suo ragionamento è come l’asse che gira.
6Un amico beffardo è come uno stallone,nitrisce sotto chiunque lo cavalca.
7Perché un giorno è più importante d’un altro,se tutta la luce dell’anno viene dal sole?
8È perché sono stati distinti nel pensiero del Signore,che ha diversificato le stagioni e le feste.
9Ha esaltato e santificato alcuni,altri li ha lasciati nel numero dei giorni ordinari.
10Anche gli uomini provengono tutti dalla polveree dalla terra fu creato Adamo.
11Ma il Signore li ha distinti nella sua grande sapienza,ha diversificato le loro vie.
12Ha benedetto ed esaltato alcuni,altri ha santificato e avvicinato a sé;altri ha maledetto e umiliatoe ha rovesciato dalle loro posizioni.
13Come argilla nelle mani del vasaioche la modella a suo piacimento,così gli uomini nelle mani di colui che li ha creatie li ricompensa secondo il suo giudizio.
14Di fronte al male c’è il bene,di fronte alla morte c’è la vita;così di fronte all’uomo pio c’è il peccatore.
15Considera perciò tutte le opere dell’Altissimo:a due a due, una di fronte all’altra.
16Anch’io, venuto per ultimo, mi sono tenuto desto,come uno che racimola dietro i vendemmiatori:
17con la benedizione del Signore sono giunto per primo,come un vendemmiatore ho riempito il tino.
18Badate che non ho faticato solo per me,ma per tutti quelli che ricercano l’istruzione.
19Ascoltatemi, o grandi del popolo,e voi che dirigete le assemblee, fate attenzione.
20Al figlio e alla moglie, al fratello e all’amiconon dare un potere su di te finché sei in vita.Non dare ad altri le tue ricchezze,perché poi non ti penta e debba richiederle.
21Finché vivi e in te c’è respiro,non abbandonarti al potere di nessuno.
22È meglio che i figli chiedano a te,piuttosto che tu debba volgere lo sguardo alle loro mani.
23In tutte le tue opere mantieni la tua autoritàe non macchiare la tua dignità.
24Quando finiranno i giorni della tua vita,al momento della morte, assegna la tua eredità.
25Foraggio, bastone e pesi per l’asino;pane, disciplina e lavoro per lo schiavo.
26Fa’ lavorare il tuo servo e starai in pace,lasciagli libere le mani e cercherà la libertà.
27Giogo e redini piegano il collo,per lo schiavo malvagio torture e castighi.
28Mettilo a lavorare perché non stia in ozio,
29perché l’ozio insegna molte cose cattive.
30Mettilo all’opera come gli conviene,e se non obbedisce, stringigli i ceppi.Ma non esagerare con nessunoe non fare nulla contro la giustizia.
31Se hai uno schiavo, sia come te stesso,perché l’hai acquistato a prezzo di sangue.Se hai uno schiavo, trattalo come un fratello,perché ne avrai bisogno come di te stesso.
32Se tu lo maltratti ed egli fuggirà,
33in quale strada andrai a ricercarlo?
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap