Siracide - 23

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 MARTINI


1Signore, padre e padrone della mia vita,non abbandonarmi al loro volere,non lasciarmi cadere a causa loro.
2Chi fustigherà i miei pensierie chi insegnerà la sapienza al mio cuore,perché non siano risparmiati i miei errorie i loro peccati non restino impuniti,
3perché non si moltiplichino i miei errorie non aumentino di numero i miei peccati,e io non cada davanti ai miei avversarie il nemico non gioisca su di me?Per loro è lontana la speranza della tua misericordia.
4Signore, padre e Dio della mia vita,non darmi l’arroganza degli occhi
5e allontana da me ogni smodato desiderio.
6Sensualità e libidine non s’impadroniscano di me,a desideri vergognosi non mi abbandonare.
7Ascoltate, figli, come disciplinare la bocca,chi ne tiene conto non sarà colto in flagrante.
8Il peccatore è vittima delle proprie labbra,il maldicente e il superbo vi trovano inciampo.
9Non abituare la bocca al giuramento,non abituarti a proferire il nome del Santo.
10Infatti, come un servo interrogato accuratamentenon mancherà di prendere lividure,così chi giura e pronuncia il Nome di continuodi certo non sarà esente da peccato.
11Un uomo dai molti giuramenti accumula iniquità;il flagello non si allontana dalla sua casa.Se sbaglia, il suo peccato è su di lui;se non ne tiene conto, pecca due volte.Se giura il falso, non sarà giustificato,e la sua casa si riempirà di sventure.
12C’è un modo di parlare paragonabile alla morte:che non si trovi nella discendenza di Giacobbe!Da tutto questo infatti staranno lontano i pii,così non si rotoleranno nei peccati.
13Non abituare la tua bocca a grossolane volgarità,in esse infatti c’è motivo di peccato.
14Ricorda tuo padre e tua madrequando siedi tra i grandi,perché non lo dimentichi davanti a loroe per abitudine non dica sciocchezze,e non giunga a desiderare di non essere natoe maledica il giorno della tua nascita.
15Un uomo abituato a discorsi ingiuriosinon si correggerà in tutta la sua vita.
16Due tipi di persone moltiplicano i peccati,e un terzo provoca l’ira:una passione ardente come fuoco accesonon si spegnerà finché non sia consumata;un uomo impudico nel suo corponon desisterà finché il fuoco non lo divori;
17per l’uomo impudico ogni pane è appetitoso,non si stancherà finché non muoia.
18L’uomo infedele al proprio lettodice fra sé: «Chi mi vede?C’è buio intorno a me e le mura mi nascondono;nessuno mi vede, perché temere?Dei miei peccati non si ricorderà l’Altissimo».
19Egli teme solo gli occhi degli uomini,non sa che gli occhi del Signoresono mille volte più luminosi del sole;essi vedono tutte le vie degli uominie penetrano fin nei luoghi più segreti.
20Tutte le cose, prima che fossero create, gli erano note,allo stesso modo anche dopo la creazione.
21Quest’uomo sarà condannato nelle piazze della città,sarà sorpreso dove meno se l’aspetta.
22Così anche la donna che tradisce suo maritoe gli porta un erede avuto da un altro.
23Prima di tutto ha disobbedito alla legge dell’Altissimo,in secondo luogo ha commesso un torto verso il marito,in terzo luogo si è macchiata di adulterioe ha portato in casa figli di un estraneo.
24Costei sarà trascinata davanti all’assembleae si procederà a un’inchiesta sui suoi figli.
25I suoi figli non metteranno radici,i suoi rami non porteranno frutto.
26Lascerà il suo ricordo come una maledizione,la sua infamia non sarà cancellata.
27I superstiti saprannoche nulla è meglio del timore del Signore,nulla è più dolce dell’osservare i suoi comandamenti.
28Grande gloria è seguire Dio,essere a lui graditi è lunga vita.
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap