Geremia - 20

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VULGATA NOVA VULGATA CEI1974 MARTINI


1Pascur, figlio di Immer, sacerdote e sovrintendente-capo del tempio del Signore, udì Geremia profetizzare queste cose.
2Pascur ordinò di fustigare il profeta Geremia e quindi lo fece mettere ai ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di Beniamino, nel tempio del Signore.
3Il giorno dopo, quando Pascur lo fece liberare dai ceppi, Geremia gli disse: «Il Signore non ti chiama più Pascur, ma Terrore all’intorno.
4Perché così dice il Signore: Ecco, io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro nemici davanti ai tuoi occhi. Consegnerò tutti gli abitanti di Giuda in mano al re di Babilonia, il quale li deporterà e li ucciderà di spada.
5Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e i suoi prodotti, tutti gli oggetti preziosi e i tesori dei re di Giuda in mano ai loro nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li porteranno a Babilonia.
6Tu, Pascur, e tutti quelli della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Babilonia, là morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai profetizzato tante menzogne».
7Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;mi hai fatto violenza e hai prevalso.Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno;ognuno si beffa di me.
8Quando parlo, devo gridare,devo urlare: «Violenza! Oppressione!».Così la parola del Signore è diventata per mecausa di vergogna e di scherno tutto il giorno.
9Mi dicevo: «Non penserò più a lui,non parlerò più nel suo nome!».Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,trattenuto nelle mie ossa;mi sforzavo di contenerlo,ma non potevo.
10Sentivo la calunnia di molti:«Terrore all’intorno!Denunciatelo! Sì, lo denunceremo».Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta:«Forse si lascerà trarre in inganno,così noi prevarremo su di lui,ci prenderemo la nostra vendetta».
11Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,per questo i miei persecutori vacillerannoe non potranno prevalere;arrossiranno perché non avranno successo,sarà una vergogna eterna e incancellabile.
12Signore degli eserciti, che provi il giusto,che vedi il cuore e la mente,possa io vedere la tua vendetta su di loro,poiché a te ho affidato la mia causa!
13Cantate inni al Signore,lodate il Signore,perché ha liberato la vita del poverodalle mani dei malfattori.
14Maledetto il giorno in cui nacqui;il giorno in cui mia madre mi diede alla lucenon sia mai benedetto.
15Maledetto l’uomo che portò a mio padre il lieto annuncio:«Ti è nato un figlio maschio», e lo colmò di gioia.
16Quell’uomo sia come le cittàche il Signore ha distrutto senza compassione.Ascolti grida al mattinoe urla a mezzogiorno,
17perché non mi fece morire nel grembo;mia madre sarebbe stata la mia tombae il suo grembo gravido per sempre.
18Perché sono uscito dal seno maternoper vedere tormento e doloree per finire i miei giorni nella vergogna?
Gen Es Lv Nm Dt Gs Gdc Rt 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1Mac 2Mac Gb Sal Pr Qo Ct Sap Sir Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am Abd Gn Mi Na Ab Sof Ag Zc Ml Mt Mc Lc Gv At Rm 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tt Fm Eb Gc 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd Ap